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CASSINO SI TINGE DI BIANCO

Cassino si tinge di bianco contro l’inquinamento

La città di Cassino si tinge di bianco non per la neve, ma per le lenzuola appese ai balconi della che hanno testimoniato la vicinanza dell’intera provincia alla campagna contro l’inquinamento della Valle del Sacco e a sostegno del registro tumori. Il consigliere comunale Carmine Di Mambro dichiara: “Battaglie che non hanno colore politico e appartenenza territoriale, il cancro è un diavolo pazzo, può colpire ovunque e chiunque, può arrivare, andare via e tornare, le battaglie politiche a confronto sono dei teatri, queste sono battaglie con la morte, per la vita”. Il consigliere attivista cassinate continua a non indietreggiare di un millimetro contro la malattia e la possibilità di mettere un argine, anche minimo a questo flagello che colpisce ogni giorno cento cittadini solo nel Lazio.  Numeri che sembrano non avere troppa presa verso chi continua ad avvelenare la terra. Le lenzuola bianche appese ai balconi di quest’ultimo week end sono state un monito per dire basta a questo flagello che lentamente sta uccidendo l’intera Provincia di Frosinone con la Valle del Sacco che è solo la punta dell’iceberg di un’emergenza ambientale che tocca in maniera più o meno forte tutto il territorio. Quei lenzuoli bianchi distesi sono stati un esempio che le persone non si girano dall’altra parte e sono a fianco del Comitato Task Force Allerta Valle del Sacco e a tutte le associazioni a difesa della valle del Sacco. Così come chiedono l’immediata attivazione del Registro Tumori anche in provincia di Frosinone. In questi territori la presenza di patologie oncologiche e decessi per tumori sono davvero consistenti, non si sa qual è e se c’è una soluzione per questo male, ma è dovere di ognuno fare di tutto per contrastarlo con le armi che abbiamo. Prima di tutto la prevenzione e la conoscenza del “nemico”. Non è solo una battaglia, tanto meno una bandierina politica dietro la quale nascondersi, è un impegno civile per questa provincia, per la nostra gente e per i nostri figli. Oggi qualcosa si sta finalmente muovendo,anche se il più delle volte ci troviamo di fronte a tante parole, qualche foto e molti selfie sui social; per il resto le battaglie restano ai singoli, alle famiglie, ai cittadini che vivono in zone ad alto rischio. E non è una questione legata solo alla Valle del Sacco, perché se lì la schiuma è stato solo il segnale esteriore di un avvelenamento in corso, ci sono altre realtà più subdole dove non ci sono le telecamere a riprendere la lenta morte della nostra gente e della nostra terra. L’assessore riguardo a Cassino afferma:”Mi viene da pensare al Nocione e alla discarica Marini di Cassino, alle problematiche di Pignataro, alla discarica di Roccasecca ecc., ma la lista, purtroppo, è più lunga. Il segnale è stato lanciato e la speranza è che non ci possano essere più passi indietro dopo il grido di rabbia lanciato attraverso le centinaia di lenzuola apparse in provincia in quest’ultimo week end. “