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Di Stefano: Un finanziamento europeo per l’informazione e l’inclusione sociale

“L’Ater di Frosinone conserva, all’interno del panorama delle sue prerogative, la primaria vocazione di garantire il più possibile la qualità della vita e la serena convivenza dei suoi utenti nei vari contesti abitativi. Anche in questo solco, dunque, si muove la nostra decisione di richiedere un finanziamento europeo”. È quanto dichiara Enzo Di Stefano, presidente dell’Ater di Frosinone, in merito alla nuova iniziativa dell’azienda. “Più precisamente, abbiamo iniziato a predisporre una richiesta di fondi, che ci consenta di aprire, nei vari quadranti territoriali della provincia, 4 sportelli con una funzione informativa e aggregativa a favore di tutti i nostri inquilini, oltre che di promozione dell’attività del Consiglio d’Europa. L’allestimento di questi punti – spiega Di Stefano – ci permetterà di entrare ancora più in contatto con la gente, andando a rappresentare un punto di riferimento sia verso l’alto, attraverso comunicazioni sull’attività dell’Unione Europea e sull’istituzione di nuovi servizi, che verso il basso, grazie alla promozione di una cittadinanza partecipativa e di nuovi strumenti di intervento e comunicazione. A tal proposito, credo che questo progetto possa sposarsi alla perfezione con l’iniziativa del Portierato Sociale, che abbiamo lanciato per favorire l’inclusione socio-ambientale di tutti gli utenti che attualmente si trovano in condizioni di disagio. L’Ater non può e non deve limitarsi ad assolvere a funzioni puramente economiche: abbiamo il dovere di ‘entrare’ in ogni casa, valutare la qualità della vita, capire le esigenze di ogni nucleo, ascoltare bisogni e necessità, guidare all’inserimento e orientare al meglio i cittadini. Europa, Ater, utenti: il canale di collegamento che intendiamo istituire – conclude –  rappresenta un’importante opportunità di crescita sociale e di consapevolezza, che ci porrà ad un livello ancora più alto di servizi agli aventi diritto”.