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FROSINONE – Inizio anno scolastico, visite nelle scuole del Presidente Iannarilli

FROSINONE – Il Presidente, Assessori, Consiglieri e tecnici della Provincia di Frosinone, all’opera in questi giorni per dare gli auguri agli studenti, al corpo docente e a tutti gli operatori della scuola per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Non si tratta di un semplice “buon lavoro” – ha detto il Presidente Iannarilli – vogliamo che si comprenda bene come non ci sia alcuna formalità in questa iniziativa ma l’esigenza di comunicare davvero, in un momento che reputiamo delicatissimo, l’importanza del ruolo dell’istituzione scolastica ma anche di quello, specifico, degli studenti. Essi non sono solo una categoria di cittadini impegnata a svolgere, quanto meglio può, il compito di studiare. Gli studenti sono sempre stati una fascia sociale di grande capacità innovatrice.
Io non credo, per esempio, che il vento dell’antipolitica che tira forte da qualche tempo sia ingiustificato. Credo però, altrettanto, che specialmente i giovani debbano rifuggire dalla tentazione del disimpegno, perché è il loro mondo e la loro società che fa le spese delle loro ragioni. Credo anche fermamente che gli studenti debbano tornare a pensare la scuola come un bene comune, debbano partecipare a migliorarla anche manifestando con decisione il loro punto di vista e debbano anche proteggerla, tenerla in ordine, evitare di danneggiarne le strutture. La scuola è anche un elemento del territorio fortemente identitario. Abbiamo nella nostra provincia prestigiosissimi istituti, centri antichi della cultura, pezzi di gran pregio dei quali gli studenti devono essere orgogliosi e cercare di essere all’altezza del loro prestigio. Il compito dei docenti, e di tutti noi, deve essere quello di rinnovare continuamente questi valori. Sono stato questa mattina in due scuole della mia città, Alatri, e ho avuto modo insieme alla preside Fanfarillo di scambiare due parole con i ragazzi. Mi sono sentito orgoglioso, all’interno del “Conti Gentili”, tanto per fare un esempio, del grande valore storico che trasuda da quelle antiche pareti. Mi sono anche sentito preoccupato, come sono spesso purtroppo, perché so bene che la penuria di risorse a nostra disposizione ci impedisce di risistemare come dovremmo specie gli istituti più antichi e bisognosi di lavori. Comunque noi ce la mettiamo tutta, anche gli studenti lo sappiano e si regolino di conseguenza. Spero che possano avvertire il valore dei luoghi che frequentano e possano trarne fruttuosi insegnamenti”.

Di seguito il testo della lettera che il Presidente Iannarilli in occasione dell’inizio dell’anno scolastico.

“Un nuovo anno scolastico si apre in questi giorni. Pronunciare, prima di ogni cosa, i miei migliori auguri di un buon lavoro per un impegno importante, quale quello di chi è deputato all’educazione culturale dei nostri ragazzi, a chi ha la delicatissima responsabilità di dirigere, a tutti coloro che sovrintendono al buon funzionamento della Scuola, è per me un grande onore e un piacere. Il mio pensiero più insistente, però, va agli studenti, alla categoria di cittadini, dunque, che vivono il loro periodo forse più importante: quello della formazione. Voglio cogliere questa occasione, infatti, per sottolineare quanto contino per il territorio dove agiscono. La Scuola, in particolare gli istituti superiori, oltre ad essere uno dei luoghi dove si formano le menti, è anche il posto dove si arricchiscono le coscienze. Sugli stessi banchi dove siedono i nostri giovani concittadini hanno preso posto e hanno cominciato ad agire nel mondo, dei nostri conterranei dai quali non si può che trarre esempio; ed è sempre agli esempi migliori che dobbiamo guardare. Mi viene in mente, in un momento in cui è messo in forte discussione il valore della nostra identità territoriale, un pensatore tra i più importanti tra coloro che hanno dedicato la loro esistenza alla causa della Nazione. Mi ha sempre colpito di questo personaggio, divenuto cittadino del mondo perché la sua attività politica lo costrinse all’esilio, l’orgoglio dell’appartenenza alla sua terra. Luigi Angeloni, precursore del federalismo, fondatore degli Adelfi e, prima, esponente importante della Repubblica Romana, punto di riferimento degli esuli italiani in Francia e poi in Inghilterra, non smise mai di firmarsi con la qualifica di “frusinate” nelle sue missive e, soprattutto, nelle opere fondamentali che ha prodotto e ci ha tramandato. Ebbene, la formazione di Angeloni, non fu estera ma frusinate, perché fino ai quarant’anni rimase nella sua città. Di esempi così, per fortuna, ne abbiamo avuti molti nella nostra terra. Le scuole sono sempre state, nei secoli, il luogo delle nuove idee e, con esse, il volano della partecipazione alla costruzione e al progresso della nostra società. Il mio augurio, dunque, oltre a quello per un proficuo anno scolastico sotto il profilo didattico, vuole essere anche un’esortazione all’impegno e alla partecipazione nella società civile e alla vita politica”. Antonello Iannarilli