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GIANLUCA QUADRINI SULL’HOSPICE DI ISOLA DEL LIRI: “GRANDE OPPORTUNITA’ PER IL TERRITORIO”

Dal consigliere provinciale Gianluca Quadrini riceviamo e pubblichiamo.

Oggi si è aperto l’Hospice di Isola del Liri. Le strutture residenziali per pazienti terminali, Hospice, ospitano persone non assistibili presso il domicilio in fase avanzata e terminale di una malattia ad andamento irreversibile, non più suscettibile di trattamenti specifici per la guarigione o per il contenimento della progressione della malattia. Obiettivo principale è accompagnare la persona e la sua famiglia in questa fase della vita, nel pieno rispetto della sua dignità, mediante il controllo del dolore e del disagio fisico e psichico. Le prestazioni offerte dagli Hospice si caratterizzano per limitata tecnologia ma elevata intensità assistenziale.

L’assistenza richiede un intenso e approfondito lavoro di equipe, che vede coinvolti medici, infermieri, operatori sociosanitari, assistenti sociali, psicologi, assistenti spirituali e volontari. Ma al di là delle parole, peraltro accuratamente scelte dal legislatore, esiste una realtà fatta di dolore e lutto, di umori e odori quotidiani, di dignità delle persone e di impegno di chi assiste, di alti valori spirituali ed umani, tutti elementi che richiedono che le persone non siano da sole ad affrontare questo carico emozionale. Proprio la complessa definizione di Hospice Residenziale permette di individuare uno spazio, non solo fisico, in cui le tematiche della sofferenza e del distacco vengano affrontate con scarsi mezzi tecnologici, ma alta capacità assistenziale, giustamente distribuita in un gruppo di operatori che possano, attraverso la loro interazione, superare le difficoltà insite nel curare senza guarire, nel caricare su di sé il peso di una situazione che mette in discussione la propria umanità prima ancora della propria professionalità. Certo, un fatto positivo, un servizio indispensabile anche questo soprattutto per il circondario, ma accanto ad esso vanno attivate anche tutte le forme sanitarie necessarie per riportare le strutture esistenti ed in particolar modo, i “pronti soccorso” ad un livello, per il paziente, degne di questo nome.

E’ questo il polso della situazione, quando si parla con i ciociari, e non c’è altra lettura oltre questa: attrezzare il territorio di quello di cui ha bisogno nelle condizioni minime per gli utenti del mondo sanitario pubblico, poi il resto ben venga. Organizzare i pronti soccorso per quel di cui necessitano, in caso di sospetto di infarto o episodi gravi, per un primo esame quanto più verosimile possibile. Complimenti anche all’Amministrazione del Sindaco QUADRINI che ha saputo cogliere comunque quest’opportunità tanto importante per il proprio territorio e per tutto il comprensorio dei comuni limitrofi.