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Il Palazzo degli Studi Simoncelli è sicuro?

Quando ormai la questione della sicurezza e della stabilità del Palazzo degli Studi Simoncelli sembrava archiviata, ecco che la questione si riapre e tornano a comparire nuovi punti interrogativi. Lo scorso 18 aprile, attraverso un comunicato stampa emesso dal Comune di Sora, il sindaco Tersigni affermava: “Voglio rassicurare i genitori degli studenti che frequentano l’edificio scolastico: gli accertamenti e le verifiche della struttura sono stati meticolosi e accurati. Alla luce delle indagini, possiamo affermare che Palazzo Simoncelli è sicuro e fruibile”. Nella nota inviata ai mezzi di informazione, Tersigni faceva riferimento alla ‘indagini strutturali sull’edificio svolte dall’ Ing. Gino Di Ruzza, tecnico incaricato del Comune di Sera’. E fin qui, tutto bene.

Sorvolando sulle polemiche che seguirono all’annuncio (ricordiamo, ad esempio, i dubbi pubblicamente espressi da Alberto La Rocca, presidente di Sora in Movimento) arriviamo ai giorni nostri: spulciando negli atti amministrativi, balza all’attenzione una delibera di giunta datata 27 giugno 2013, la numero 194 (che pubblichiamo di seguito) che ha per oggetto la ‘Vulnerabilità sismica dell’edificio Palazzo degli Studi Simoncelli a seguito dell’evento sismico del 16/02/2013’. Nel testo si legge:  ‘E’ rilevata la necessità di procedere con urgenza, ai fini della prevenzione di eventuali pericoli, a tutte le indagini geologiche richieste dalle normative vigenti e necessarie per monitorare la stabilità e la risposta sismica del suolo interessante la struttura dell’edificio’. Pertanto, il Comune affida l’incarico ad un geologo di mettere in esecuzione le indagini appena descritte, per un spesa totale di circa 20mila euro, da prelevare dal fondo di riserva.

Delle due, l’una: o l’edificio scolastico ed il suolo su cui è costruito sono davvero sicuri, così come affermato dal sindaco, oppure, effettivamente, i rilievi eseguiti lo scorso marzo non hanno dato risultati del tutto esaustivi. Nel caso in cui fosse vera la seconda ipotesi (così come la delibera del 27 giugno sembra suggerire), come mai non se ne è data tempestiva comunicazione? Ricordiamo, infatti, che, nel frattempo, alunni, professori e personale non docente hanno continuato a frequentare quotidianamente il palazzo fino al termine dell’anno scolastico. L’ultima ipotesi che si può considerare è che lo studio di cui si ha notizia oggi sia stato effettivamente condotto in precedenza e solo ora è stato messo in pagamento. Di certo, a sapere come stanno veramente le cose sono, oltre al sindaco Tersigni, coloro che hanno partecipato alla riunione di giunta dello scorso giugno, ovvero il vicesindaco di Carlo e gli assessori Di Pucchio, D’Orazio e Petricca: tutti hanno espresso voto favorevole.

E la situazione degli altri edifici scolastici? Anche per questi arriveranno nuove delibere?

La Delibera:

Pubblicato il: 16 luglio 2013 @ 20:10