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IN STATO CONFUSIONALE, CHIEDE DI RITIRARE I SOLDI DAL PROPRIO CONTO. RAGGIRATA?

Quanto accaduto nei giorni scorsi in uno degli uffici postali di Sora ha dell’incredibile e potrebbe configurarsi come l’ennesimo caso di persone che sono state raggirate.

Il fatto: una donna, in stato apparentemente confusionale, si sarebbe recata ad uno sportello chiedendo il ritiro dal proprio libretto di risparmi della somma di due mila euro. Insospettiti dalla ingente somma e dallo stato emotivo della donna, gli impiegati dall’altra parte dello sportello avrebbero cercato di dissuaderla dal ritirare i soldi, convincendola a prendere solo duecento euro.

Neanche il tempo di vederla uscire che, poco dopo, la signora si sarebbe ripresentata di nuovo allo sportello, questa volta particolarmente infastidita ed arrabbiata perchè, in precedenza, non le era stato consegnato quanto richiesto. Sembra che gli impiegati, a questo punto, non abbiano potuto fare altro che eseguire l’ordine della donna.

Ma non sarebbe finita qui: sembra, infatti, che la signora – il cui stato confusionale appariva evidente – si sia poi recata una terza volta a chiedere ulteriori soldi dal suo conto, che non le sarebbero stati consegnati, adducendo una scusa.

Il sospetto è che la protagonista di questa vicenda possa essere stata vittima di uno di quegli incredibili casi per cui, più volte, purtroppo, è successo che perfetti sconosciuti abbiano convinto ignare persone a recarsi in banca o all’ufficio postale per ritirare denaro da consegnare a fantomatici notai per ipotetiche eredità: a Sora, negli anni scorsi, è successo ben due volte. Non si è capito come, ma persone apparentemente distinte hanno convinto le loro ‘prede’ che era il loro giorno fortunato: bastava che anticipassero alcune spese legali e sarebbero entrati in possesso di ingenti somme di denaro. Peccato che l’unico denaro in ballo – e che ha preso letteralmente il volo – è stato quello che i malcapitati di turno hanno ritirato dai loro conti, consegnandolo ai truffatori.

Dalle modalità che hanno caratterizzato il caso della donna all’ufficio postale, non è da escludere che il fatto possa essersi ripetuto. Va aggiunto che, in queste situazioni, quando la vittima si accorge del raggiro, è assalita dalla vergogna per non essersi accorta in tempo di aver contribuito ad essere derubata.