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INCREDIBILE – CARROZZIERE SI FINGE DENTISTA E FRODA FISCO E CLIENTI

Percepiva una pensione con i contributi versati come titolare di una carrozzeria, ma esercitava la professione medica, senza aver mai conseguito una laurea né abilitazioni professionali. E’ quanto emerso al termine di un’indagine della Guardia di Finanza di Cassino che, insospettita da un inusuale afflusso di persone presso una villetta ubicata in una zona residenziale di Pontecorvo, hanno attivato accertamenti, al termine dei quali è emerso che parte della villetta era stata adibita a studio medico, privo di qualsivoglia autorizzazione, al cui interno veniva esercitata abusivamente un’attività odontoiatrica da un 70enne del posto.

In particolare, il carrozziere – falso dentista aveva realizzato, nel piano seminterrato della propria abitazione di Pontecorvo –una villetta priva di targa o insegna riconducibile all’esercizio di arte medica-, uno studio medico odontoiatrico, completo di attrezzature e prodotti, per effettuare visite e cure, nonché con la disponibilità di farmaci che venivano fatti assumere ai propri clienti, ignari della natura assolutamente abusiva dell’attività medica esercitata e del rischio corso per aver ricevuto prestazioni sanitarie da parte di una persona a ciò non abilitata. Nel corso delle operazioni di perquisizione i Finanzieri di Cassino hanno riscontrato significative carenze igienico-sanitarie all’interno dello studio medico abusivo, con riferimento non solo alle condizioni del locale, al cui interno erano custoditi anche attrezzi per il giardinaggio, ma anche a quelle di conservazione degli strumenti utilizzati per le visite dei pazienti. Lo studio medico abusivo è stato sottoposto a sequestro ed il finto medico è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Cassino per il reato di esercizio abusivo della professione medica.

Le indagini hanno altresì evidenziato che, ovviamente, il falso dentista operava senza dichiarare redditi al fisco e senza aver istituito le prescritte scritture contabili. I relativi accertamenti tesi a quantificare gli imponibili sottratti a tassazione, peraltro frutto di attività illecita, sono tuttora in corso.