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OMICIDIO DELLE COMPRE, IL CASO SI TINGE DI GIALLO?

Una folla di curiosi continua a presidiare le Compre, laddove Mario Domenico Grossi è stato pestato a sangue e poi gettato nelle acque del fiume Liri.

Di giorno, ma anche nottetempo, il luogo viene raggiunto da persone animate dalla curiosità di vedere con i propri occhi il luogo del delitto. Le Forze dell’Ordine, intanto, presidiano l’intera area, non lasciando avvicinare nessuno nel punto in cui il 78enne è stato visto da un testimone trascinato in acqua da due uomini – Angelo Pellegrini e Sante Cipollone – ora rinchiusi nel carcere di Cassino e che devono rispondere dell’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Il caso sembra tingersi di giallo, atteso che il corpo non è stato ancora ritrovato. I sommozzatori sono impegnati da domenica pomeriggio nella ricerca dei resti di Domenico Grossi, senza risultato. L’idea predominante, comunque, sarebbe quella secondo cui il corpo non possa essere passato oltre la diga e che, probabilmente, sia tuttora incastrato in un punto del letto fluviale profondo e melmoso.