PUNTO E A CAPO

QUANDO USARE I TRE PUNTI DI SOSPENSIONE?

Forse qualcuno l’avrà dimenticato ma va ricordato che i punti di sospensione sono sempre e solo tre, né più né meno, senza abbondare! Questi segni di punteggiatura assolvono ad una funzione ben precisa, ossia a segnalare che il discorso viene sospeso per convenienza, per imbarazzo, per alludere a qualcosa o per riportare in un testo le pause presenti nella lingua parlata; non c’ è quindi bisogno di disseminarli ovunque.
A meno che non si trovino alla fine del periodo, dopo i punti di sospensione non deve essere utilizzata la lettera maiuscola e bisogna lasciare uno spazio.
É interessante sapere che Beppe Severgnini, il vicedirettore del “Corriere della sera”, riferendosi all’uso smodato che gli italiani fanno dei punti di sospensione, ha affermato che essi sono la rappresentazione grafica di una generazione sospesa (politicamente, culturalmente, sessualmente) e sintomo della tecnologia odierna.