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“Un incontro con i sindacati per un futuro di collaborazioni”

Incontro tra il presidente dell’Ater e le sigle sindacali della provincia 

Si è tenuto nella mattina di lunedì 17 Settembre, presso gli uffici dell’Ater, l’incontro tra il presidente Enzo Di Stefano ed i segretari delle maggiori sigle sindacali della provincia: erano presenti il rappresentante della CGIL De Santis, della CISL Maceroni, della UIL Stamegna, del SICET Sacchetti. “Si è trattato di un positivo momento di confronto – commenta Di Stefano – tra importanti realtà territoriali che sono mosse tutte dallo stesso obiettivo: tutelare le fasce più deboli e svantaggiate della popolazione. Nel corso dell’incontro ho avuto modo di illustrare con precisione le attività che in questi mesi l’Ater sta portando avanti, con particolare riferimento a tutte quelle azione già intraprese ed ai programmi per il prossimo triennio. Ho voluto sottolineare l’imponente mole di lavori di riqualificazione avviati, la predisposizione di fondi per nuove realizzazioni, i progetti per aiutare le giovani coppie. Inoltre, grande importanza ai temi socio sanitari come la costruzione di due Residenze Sanitarie Assistite e l’attivazione del portierato sociale. Per quanto concerne la nostra lotta all’abusivismo – prosegue Di Stefano – ho tenuto a confermare quella che per noi è divenuta una vera e propria missione: occupare abusivamente una casa significa cancellare il diritto acquisito di tante persone e non possiamo permettere che ciò possa continuare ad accadere. Ho appreso con molto piacere della disponibilità dei sindacati a collaborare e trovare un intesa su alcuni punti qualificanti della programmazione Ater: sono certo che nel giro di poche settimane sapremo predisporre un apposito documento di intesa, che ci consenta di delineare chiaramente gli obiettivi comuni da conquistare. Non è possibile – conclude Di Stefano – pensare di superare il delicato momento di crisi da soli: solo con politiche comuni vinceremo la battaglia contro il degrado, l’emergenza abitativa, la solitudine e l’abusivismo”.