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UN SORANO IN BRASILE TRA GLI ULTIMI

Dal 2017 il dottor Federico Gabriele Ferrari, di Sora, ha aderito all’opera di padre Gianpietro Carraro, nella missione Belem, che opera negli stati di San Paolo e di Goias, in Brasile.  A San Paolo e nei sobborghi limitrofi, il dott. Ferrari ha avuto come primo riferimento padre Enzo Venditti, grazie al contatto con don Alberto Mariani, dell’oasi Betania, di Alvito.

«Padre Crescenzo Venditti, per tutti  noi “padre Enzo” , è il mio riferimento a San Paolo del Brasile per l’opera di missionariato da poco iniziata – racconta il dott. Ferrari – nonché mio mentore spirituale. È stato il mio primo punto di contatto con la Missione Belem.  Mio conterraneo, nato nella vicina Fontana Liri nel 1934, presente a San Paolo come sacerdote e missionario, sin dal lontano 1966. Ha diretto la parrocchia di S. Andrè per quasi 50 anni, ha fondato asili per fanciulli, mense per i poveri, assistito migliaia di persone bisognose. In poche parole, una vita per la carità verso il prossimo. Nell’ultima fase del suo operato è entrato in contatto con padre G. Carraro della Missao Belem, con cui ha collaborato fino a poco tempo fa. Tuttora per limiti d’età e di salute, è stato posto a riposo dal Vescovo attuale a riposo. Ma il  suo animo non è fermo né stanco, ve lo posso garantire, egli è per me tuttora un punto di riferimento e di stimolo costante nel mio cammino ancora giovane».

Nello stato di Goias l’opera missionaria del dott. Ferrari si svolge nella cittadina di Jataì, dove collabora con varie associazioni cattoliche e laiche, che prestano aiuto ai più bisognosi, grazie all’aiuto che arriva dall’Italia, da parte di sacerdoti e uomini e donne di buon cuore. Ogni attività svolta è documentata, come si può verificare sul sito www.assolutamenteultimi.it.

Nelle missioni si opera attraverso un’azione diretta, in totale assenza di intermediari che potrebbero erodere l’efficacia unitaria delle donazioni. Il missionariato svolto viene riassunto e condensato in una efficace sintesi: “Amici e figli miei, fratelli e sorelle, assolutamente ultimi, brasiliani e di tutto il mondo, io sono vivo e per quanto mi sarà dato possibile di fare, avrete la mia mano”!