Domani, domenica 17 settembre, torna ad Arpino la Festa delle Campanelle, la suggestiva e tradizionale fiera di campane e ceramiche artistiche. L’evento, organizzato dal Comune di Arpino in collaborazione con la Pro Loco e con il Pio Sodalizio Madonna di Loreto al Castello onlus, è giunto alla XVI edizione ma vanta una tradizione ancora più lontana nel tempo. La fiera si svolge nel centro storico di Arpino: dalle ore 9.00 fino al pomeriggio di domenica sarà possibile acquistare prodotti artigianali di alta qualità presso gli stand degli artisti ceramisti presenti in piazza Municipio.
Come di consueto la manifestazione si svolge a ridosso dei festeggiamenti dedicati alla Madonna di Loreto e a ricordo di un evento prodigioso legato alla Santa Patrona della Città: il 15 settembre 1722 in occasione della traslazione di un dipinto raffigurante la Madonna di Loreto dalla Chiesa della Madonna della Costa, situata ai piedi del paese, alla Chiesa del Castello di Ladislao, le campane di tutte le chiese di Arpino si misero a suonare a festa, spontaneamente, senza che nessuno le avesse toccate. Da questo evento ha avuto origine la Festa delle Campanelle che ancora oggi si celebra ogni prima o seconda domenica di settembre.
“Ad Arpino la tradizione della Festa delle Campanelle – commenta l’Assessore al Commercio e Attività Produttive Valentina Polsinelli – ha una storia molto importante, protrattasi fino agli anni 70 per merito del maestro ceramista Emilio Mastroianni, ultimo artigiano di una famiglia di stimati ceramisti. Anche se con il tempo le campanelle hanno perso l’originaria connotazione popolare e tradizionale (la campanella era foriera di fidanzamenti, i ragazzi solevano regalarla come dichiarazione d’amore, se la fanciulla gradiva la corte ricambiava regalando a sua volta una pipa; a volte i ragazzi regalavano una campanella senza battaglio, così la ragazza per farla suonare doveva chiederlo al suo corteggiatore), gli arpinati continuano ad essere molto legati a queste opere d’arte che oggi fungono da veri e propri oggetti da collezione.
Quest’anno sono 9 gli espositori protagonisti della Fiera, – conclude l’assessore Valentina Polsinelli – tra loro anche ceramisti provenienti da Perugia e Campobasso oltre che da diversi centri del frusinate. Iniziative di questo genere, dalla forte connotazione storico-folcloristica, vanno incoraggiate e sostenute perché l’artigianato è un settore fondamentale per il nostro sistema produttivo, esso costituisce un grande patrimonio culturale ed economico da cui poter ripartire per lo sviluppo locale”.