COMUNE

AQUINO – RIDOTTA LA TARIFFA PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI

Con i voti del gruppo di maggioranza “Aquino nel cuore” è stato approvato un piano tariffario TARI dal quale emerge una sensibile riduzione degli importi a carico dei contribuenti, sia in relazione alle utenze domestiche che a quelle non domestiche. Le utenze domestiche che, sono la maggior parte (circa 2125), pagheranno mediamente dagli 80 ai 90 euro circa in meno. Mentre quelle non domestiche (circa 246) beneficeranno di riduzioni di vario ammontare a seconda del tipo di attività, mediamente da circa 50 a 200 euro, salvo alcune eccezioni (che si contano sulle dita di una mano) per cui i coefficienti imposti producono un lieve aumento (circa 50 euro).
Dalla maggioranza (nella foto il sindaco Mazzaroppi e il vice Risi) precisano: “Si tratta di un risultato non imputabile alle agevolazioni Covid, salvo che per euro 27.000,00 relativa ad utenze non domestiche, ove mai questa somma verrà effettivamente erogata dallo Stato, il che – al momento – è tutt’altro che certo. Il risultato quindi assume maggiore rilevanza perché dipende dal contributo di oltre 150.000,00 euro, quale quota attinta dalle avvenute riscossioni da parte del concessionario e che si è provveduto a spalmare in entrata a copertura dell’intero costo TARI con il risultato di abbassare i costi, cioè le tariffe, per tutti. E’ in sintesi l’effetto diretto e positivo della avvenuta scelta, operata a settembre 2018 da questa maggioranza, di esternalizzare il servizio di riscossione, scelta coraggiosa ed opportuna, seppur accompagnata da vari mugugni e sempre avversata dalla opposizione, che – tuttavia – di fronte al drammatico problema dell’evasione – non ha proposto soluzioni alternative e che per questo oggi non può che riflettere su questo errore. La scelta fatta da questa maggioranza e sempre da tutti osteggiata di esternalizzare il servizio di riscossione, all’insegna del principio secondo cui “se pagano tutti si paga meno”, si è rivelata la scelta migliore che ha soddisfatto criteri di equità e di giustizia ed ha, al contempo, garantito un apporto finanziario necessario per la sana e corretta gestione dell’Ente. Oggi, finalmente il nodo viene al pettine e si avvera ciò che abbiamo sempre sostenuto: con la esternalizzazione pagano tutti e tutti pagano meno”.