POLITICA

Arce – Giornata ecologica, botta e risposta

Riparte lo scontro in paese tra opposizione e maggioranza. Questa volta a scatenare il ‘botta e risposta’ è la mattinata ecologica organizzata dal Comune. Il post è del gruppo che fa capo all’ex sindaco Roberto Simonelli.
ARCE, LA CITTÀ DOVE IL CITTADINO FA ANCHE LO SPAZZINO?
Pare che ad Arce il Comune abbia deciso che la soluzione al problema dei rifiuti… siamo noi! Sì, avete capito bene: invece di potenziare la raccolta, investire in controlli o rivedere il servizio di pulizia, ci si affida alla “buona volontà” dei cittadini. Pulite voi, che tanto è pure colpa vostra se il paese è sporco, no?
Ma una domanda sorge spontanea: Se paghiamo una TARI spropositata, dov’è finito il servizio pubblico?
E soprattutto: com’è possibile che, con un appalto milionario affidato a una ditta, le strade continuino a essere inondate di rifiuti? Certo, il senso civico è fondamentale. Ma qui non si tratta di raccogliere una cartaccia per strada: si parla di emergenza rifiuti, discariche abusive e gestione carente.
E intanto si fa finta che la colpa sia tutta dei cittadini “poco collaborativi”.
Roberto Simonelli
Non basta chiedere collaborazione. Non basta organizzare “giornate ecologiche” per lavarsi la coscienza.
Serve un piano serio, trasparente e continuo. Serve che chi è stato pagato (profumatamente) faccia il proprio dovere. E che il Comune pretenda risultati, come farebbe un qualsiasi cittadino di fronte a un servizio mal pagato. UN MESSAGGIO A CHI AMMINISTRA I cittadini di Arce non devono dimostrare nulla. Pagano, e anche caro. In cambio vogliono un servizio degno. Se non siete in grado di garantirlo, fate un passo indietro. Ma non chiedeteci di sostituirvi nel vostro lavoro.
LA REPLICA
Dispiace leggere critiche ingenerose all’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale PULIAMO ARCE  – osserva il sindaco Luigi Germani –  Dispiace ancor di più che queste parole, sempre che siano state davvero scritte da lui, provengano da un uomo di scienza e cultura, amministratore civico di lungo corso, che conosce bene la problematica dell’abbandono dei rifiuti sul nostro territorio: il dott. Roberto Simonelli.
È chiaro a tutti: una mattinata ecologica non risolve da sola un problema strutturale.
Ma ha un valore preciso: fa emergere il volto migliore della nostra comunità, quella fatta di cittadini che rispettano l’ambiente, che fanno la raccolta differenziata, che hanno a cuore il decoro del nostro paese e non si sognerebbero mai di abbandonare rifiuti ovunque. Per colpa di pochi incivili, troppi angoli di Arce diventano discariche a cielo aperto.
NOI DICIAMO NO. E lo diciamo con l’esempio. Mettendoci la faccia, non nascondendoci dietro una tastiera.
PuliAmo Arce non è “volontariato mascherato”. È educazione civica in azione. Non serve a far raccogliere ciò che altri abbandonano, ma a promuovere una cultura che impedisca quegli abbandoni. La giornata ecologica non sostituisce i servizi pubblici. È un gesto di responsabilità collettiva. Perché il rispetto e il decoro non si possono appaltare. Chi pensa che basti pagare la TARI per sentirsi a posto, rifletta: nessuna tassa e nemmeno tutte le forze dell’ordine del mondo possono compensare la mancanza di civiltà.
Il Comune fa la sua parte, ogni giorno. Con controlli – mai come adesso sono state elevate così tante sanzioni per abbandono rifiuti – con segnalazioni, bonifiche, richiami e, quando serve, diffide alla ditta incaricata. E soprattutto, con smaltimenti fatti secondo le regole, non come si faceva un tempo, quando certi stabili comunali diventavano discariche nascoste. Come se bastasse mettere la polvere sotto il tappeto.
Ma il punto è un altro: senza cultura civica, non basteranno né gli appalti, né gli eserciti, né i post indignati.
Partecipare a una giornata ecologica non è un obbligo. È una scelta di rispetto.
E chi sceglie di prendersi cura del proprio paese, merita rispetto.
E tu? Da che parte stai?