Amara sorpresa per un pensionato di Arpino che in questi giorni si è visto recapitare una cartella di pagamento di 322,28 euro per un’infrazione al codice della strada commessa il 20 settembre del 2022 tra Avezzano e Pescina ed elevata dalle forze dell’ordine impegnate in un posto di controllo della viabilità.
La multa era di 173 euro, l’uomo diligentemente la pagò in forma ridotta il giorno dopo in un ufficio postale con tanto di bollettino. Solo che in uno soltanto dei sei spazi dedicati alle cifre in lettere ed in numeri l’automobilista riportò la somma mancante di 10 centesimi, ovvero invece di scrivere 121,10 euro ha scritto 121 euro. Come in effetti registrato dall’operatore allo sportello.
Ora ha ricevuto la ‘stangata’ assestata dal sistema operativo. Uno dei tanti episodi che si rinnovano un po’ ovunque da anni.
Ritenendola un’ingiustizia, si è rivolto ad un legale. Sul piano formale c’è poco da fare – commenta l’avvocato Francesco Venafro – quello che è molto discutibile è la norma che determina situazioni simili. E’ come se la sanzione risultasse non pagata e con il trascorrere delle settimane è stata inasprita. Si comprende benissimo, tuttavia, l’amarezza del pensionato che ora dovrà pagarla di nuovo in forma maggiorata con sgravio dell’importo già versato. (foto web)
Tutto per 10 centesimi.
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