CULTURA

Arpino – Anton Giulio Bragaglia, artista della modernità

Anton Giulio Bragaglia e i suoi fratelli: Artisti della modernità, è l’evento con cui sarà presentato al pubblico il volume a cura di Amedeo Di Sora, dal titolo Anton Giulio Bragaglia – Tran innovazione e tradizione. La presentazione, ospitata nella Sala consiliare di Palazzo Boncompagni, ad Arpino, si terrà sabato 4 febbraio alle ore 17.30.

Regista, critico cinematografico e saggista italiano, Bragaglia nacque a Frosinone l’11 febbraio 1890 e morì a Roma il 15 luglio 1960. Vero e proprio pioniere nel campo della scenografia, della scenotecnica, della luministica, della coreografia, della cultura teatrale, delle ricerche fotografiche e cinematografiche, fu uno dei massimi promotori della “modernizzazione” dello spettacolo novecentesco. A differenza dei fratelli, Anton Giulio, legato al movimento futurista, abbandonò però ben presto le sperimentazioni tecniche della fotografia per dedicarsi soprattutto all’approfondimento teorico. Fu così che nel 1911 nacque il progetto del fotodinamismo, ossia l’arte della fotografia in movimento. Di matrice futurista, la fotodinamica di Bragaglia venne salutata come forma intermedia tra la fotografia e il cinema, e, di fatto, ispirò l’autore nelle sue realizzazioni cinematografiche sperimentali, che diedero frutto tra la metà degli anni Dieci e l’inizio degli anni Trenta, e anticipò l’esperienza cinematografica espressionista tedesca nel rendere situazioni e ambienti fantastici e demoniaci.

Nel corso del convegno, ci sarà l’introduzione a cura di Massimo Struffi, e a seguire sono previsti gli interventi dell’autore Amedeo Di Sora, di Rachele Martino e di Bruno la Pietra. (nella foto in alto Martino e Struffi)