AMMINISTRAZIONE

Arpino – Chiudere il cancello… per favore!

Qualche anno fa la giunta comunale approvò una delibera nella quale si davano disposizioni per l’apertura e la chiusura delle strutture pubbliche: parco, giardino, cimitero, bagni ed altro. Quell’atto formale non risulta sia stato mai revocato ed era nei fatti un ordine di servizio poi impartito dal dirigente del settore investito del compito. Cioè, c’era qualcuno che aveva la responsabilità messa nero su bianco dell’incarico affidato.

Da un po’ di tempo in Municipio le cose stanno diversamente. Domina la superficialità, si procede a tentoni, a voce, per sentito dire, quasi fossero piaceri personali e non doveri, oppure a seguito dei richiami dei cittadini spesso transitati su questo sito.

La conferma arriva da un anonimo cartello (senza intestazione, firma e timbro) che è comparso stamane sul cancello del parco di Palazzo Sangermano – sede del Comune 2. Che anche questa notte è rimasto spalancato con l’edificio pubblico a ‘disposizione’ di chiunque. In esso si legge che l’ultimo dipendente è pregato – già, pregato – di chiudere il cancello (per la verità anche le luci restano accese di notte). E che fa costui, la guardia notturna?

Sembrano sciocchezze, al contrario è la dimostrazione delle capacità amministrative, dell’approssimazione generale in un Comune ed un paese senza sindaco e con un vice non all’altezza di restituire ordine, decoro e professionalità all’Ente. Le scuse trite e ritrite accampate da una dozzina di anni non reggono più da tempo. L’ente paga i dipendenti e pure chi lo amministra mentre i piatti della bilancia pendono solo dalla parte dei diritti. I doveri? Forse… chissà… può darsi… vedremo.

Un po’ come disse Peppino a Totò nella celeberrima lettera de La Malafemmina che veniva liquidata con 700mila lire in una cassetta di fichi secchi: …senza nulla a pretendere!

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