COMUNE

ARPINO – CHIUSO IL PARCO COMUNALE… MA SOLO PER LE SVASTICHE

Il Parco di Palazzo Sangermano è ufficialmente chiuso. Lo stabilisce una disposizione (non è chiaro se si tratta di ordinanza oppure di avviso pubblico) del Settore Demanio e Patrimonio pubblicata stamane all’albo on line del Comune. Nel documento datato 26 gennaio si legge che la decisione è maturata perchè ‘alcuni locali del Parco sono stati oggetto di atti vandalici di stampo antisemita‘. Il riferimento è alle due svastiche disegnate sul muro e sul pavimento del fabbricato a ridosso dell’area in cui una volta c’erano le giostrine. L’atto prosegue così: ‘Considerato riprovevole il gesto ma ancor di più in quanto perpetrato in un luogo pubblico…‘ si ritiene opportuna la chiusura, che di fatto è effimera.

Curiosamente né il responsabile del settore nella sua disposizione né un paio di amministratori nelle loro dichiarazioni di circostanza fanno cenno alcuno al resto, cioè a tutto quello che Soraweb sabato scorso ha documentato con minuziosa descrizione e soprattutto con una serie di impressionanti immagini.

E’ vero, disegnare svastiche è riprovevole. Ma sul posto non c’erano solo svastiche, peraltro realizzate in un edificio chiuso e quindi poco visibili. C’era molto altro: mazze chiodate, cioè armi improprie (foto), panchine sfasciate, staccionate divelte, altalene pericolose, rifiuti e sporcizia ovunque, muri distrutti, uno degli accessi ai quattro piani del palazzo completamente aperto (e chissà che cosa è successo all’interno) ed altro ancora. Cioè danni, insidie e pericoli.

Tutto questo a causa del colpevole abbandono, del mancato controllo, dell’assenza di banali manutenzioni di un bene pubblico. Tutto questo accuratamente non menzionato né nella disposizione di chiusura né nelle parole parole parole dei due amministratori costernati, ma solo di fronte alle riprovevoli svastiche.

Certo, deve essere dura ammettere che dopo otto anni uno dei Palazzi più belli della provincia ed il suo secolare parco sono alla mercé di chiunque. Quasi a conferma del perenne tentativo di adulterare la realtà dei fatti, ingenerare false convinzioni, dipingere paradisi che non ci sono all’insegna del va tutto bene madama la marchesa.

Le cose non stanno così. Purtroppo, purtroppo, purtroppo!

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