Sarà una ditta di Rocca Priora ad eseguire lavori di messa in sicurezza del territorio comunale, cioè nel quadrante sud-est.
L’importo complessivo del progetto è di 225mila euro, ma solo 136mila euro (al netto del ribasso) saranno utilizzati per eseguirli.
Queste le informazioni essenziali. Ci sono tutte tranne una: dove li faranno i lavori? Non si sa. Semplicemente perché il tecnico comunale che istruisce e segue le pratiche non lo scrive. Non lo scrive, né su questa in particolare e nemmeno sulle altre. In chilometrici documenti riporta tutto tranne dove è previsto l’intervento limitandosi ad un ‘quadrante sud – est‘.
Chissà, magari il tecnico comunale pensa che siano tutti come Lawrence d’Arabia, il cartografo inglese che conosceva il deserto come le sue tasche. Purtroppo non è così.
Di conseguenza chiunque, in paese o collegandosi al sito del Comune dal Mozambico, non può sapere dove verranno spesi soldi pubblici appaltati da un ente pubblico su carte redatte da un dirigente pubblico. Basterebbe una brevissima definizione, più o meno mezzo rigo fra le centinaia impresse nero su bianco. Ed invece no. Non si sa. Quasi fossero questioni private e non pubbliche. Quasi che il luogo dei lavori fosse coperto da segreto di Stato. Eppure le norme sulla trasparenza vanno in un’altra direzione. E non ci pare esista una legge che impedisca al tecnico comunale di scrivere sull’atto in questione, e sui precedenti, dove sono previsti i lavori.
Ps – Da indiscrezioni pare che l’opera pubblica sarà realizzata al Vallone, zona Bove. Pare!
