LA POLEMICA

ARPINO – GONFALONE? UNA SOLA CERTEZZA: L’INCERTEZZA!

Quella che si apre domani potrebbe essere una settimana decisiva per le sorti del Gonfalone, la manifestazione folcloristica nata 52 anni fa. L’obiettivo, almeno in apparenza, è ricucire lo strappo tra gli attori principali, cioè quartieri e contrade e la Pro Loco, questa Pro Loco.

In una nota uscita qualche giorno fa dal Municipio (prot. 569/2022) si propone una Commissione trilaterale (Comune, Pro Loco, Contrade/Quartieri). Due pagine cariche di ambiguità, in cui tra l’altro non si comprendono i rapporti di forza. Cioè chi dovrebbe governare il Gonfalone, chi dovrebbe assumerne le responsabilità organizzative. E ciò nonostante la stragrande maggioranza di contrade e quartieri abbiano già detto e ridetto che il ‘giocattolo’ deve essere tolto dalle mani della Pro Loco, questa Pro Loco. Di conseguenza si punta a realizzare un nuovo organismo, sulla falsariga dell’associazione nata diversi anni orsono e poi dissolta, con finalità e prospettive più ampie però.

Ma il documento uscito dal Comune traccia un percorso tortuoso, poco chiaro, non definitivo. Il 28 gennaio dovrebbe riunirsi la competente Commissione consiliare, aperta non si capisce bene a chi, propedeutica a decisioni da portare in Consiglio comunale entro un mese per poi definire l’organizzazione entro il 31 marzo. Entro il 27 gennaio, invece, contrade e quartieri dovrebbero fornire le loro considerazioni. Ma l’aria che tira non è affatto buona. Più di qualcuno non si fida, si temono fregature, si sospettano accordi sottobanco e nessuno intende farsi portare a guinzaglio. Così si stanno riunendo i direttivi per orientarsi nella cortina fumogena creata ad arte per confondere. Perché alla fine c’è una sola cosa da fare, ma chi deve farla non la fa.

Insomma, per ora sul Gonfalone c’è una sola certezza: l’incertezza! (foto archivio)

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