Amarezza! Salvo sorprese il calcio in paese sparisce. Reduce da una salvezza in extremis con uno spareggio giocato e vinto circa un mese per la permanenza in prima categoria, un post del presidente dell’Atletico Arpino Stefano Parisi tronca le speranze di proseguire un cammino iniziato sette anni.
Testuale: Come in tutte le cose, c’è un inizio e una fine, 2015-2022. Sette anni di gioie, sofferenze, arrabbiature, notti insonni, momenti di allegria indimenticabili. Da due mesi che stiamo chiedendo collaborazione e sostegno, ma niente da fare, ad Arpino si preferisce altro al calcio. Noi, vecchia guardia , siamo cresciuti sui campi, la nuova generazione sembra sia più occupata al bar e sui social… Mi sento di ringraziare qualcuno: Ennio Marchione, Mario Battista, Romeo Rea e Fabrizio Casinelli, persone che come il sottoscritto hanno dentro il cuore tanta onestà e passione per il calcio…I difetti ci sono, e pure tanti, ma nessuno è perfetto… Noi ci abbiamo provato, sotto a chi tocca.
Si spegne ulteriormente la funzione sociale dello sport più popolare. Meglio i giardinetti, a rincorerre il pallone tra le auto in transito. Delusione! Ps: il delegato allo sport chi è?
(nella foto il Comunale indisponibile da un anno con la squadra ‘esiliata’ a Castelliri)
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