Per la costruzione dell’asilo nido da 60 posti verrà sacrificato il campo di calcetto. Ragioni di sicurezza – si sostiene – nel senso che verrà aperto un nuovo accesso alla scuola per evitare ‘adiacenze’ con il cantiere che prima o poi dovrà partire con l’abbattimento del secolare abete e la rimozione dell’aula didattica esterna dove i bambini praticano le attività ambientali.
Già non c’è niente qui, adesso ci tolgono pure il campetto – lamenta un genitore – dove giocheranno bambini e ragazzi? Non potevano usare la parte posteriore della scuola?
L’occupazione della struttura sportiva dovrebbe essere temporanea, ovvero fino al completamento dell’opera pubblica che costa circa 1,6 milioni e della quale già ne è stata contestata l’utilità in un paese che un nido comunale già ce l’ha e raramente arriva al limite di 20 iscritti. E come molti sostengono, al Vallone serviva ben altro piuttosto che un doppione. E chissà che prima o poi non arrivi… magari una bella scuola media!
lunic