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ARPINO, SULL’IMU QUADRINI REPLICA AL SINDACO: “FAI FINTA DI NON CAPIRE”

Ho letto la replica del Sindaco di Arpino relativamente alla delibera, non fatta, sulla fissazione dell’aliquota IMU sui terreni agricoli.

Dopo aver fatto una disamina sulla situazione delle casse dell’Ente e le criticità delle vecchie gestioni, il nostro Sindaco ed un membro del suo STAFF si sono dilungati sulla problematica del Governo centrale sull’introduzione dell’Imu agricola ribadendo la loro contrarietà con il ricorso al TAR presentato. Posizione meritoria quella del ricorso per l’annullamento, nonostante quest’amministrazione Arpinate abbia lo stesso colore politico del nostro Premier Renzi che l’ha stabilita per legge, però la stessa buona volontà è stata poi smentita nei fatti, visto che, nonostante non potevano metterla al massimo in quanto la delibera specifica non era stata fatta, la stanno facendo versare con un coefficiente sbagliato, ovviamente, in eccesso.

Per prima cosa dico che non è assolutamente vero che deve per forza essere messa al massimo a causa del piano di rientro, noi siamo in predissesto, non in dissesto (a proposito di dissesto ancora una volta chiedo a loro il perché non è stato dichiarato il dissesto alla luce di quello che affermano da mesi, per far emergere le responsabilità, ma la risposta è che anche loro, forse, ne sono in qualche senso complici ed hanno dovuto coprire qualcosa o qualcuno…).

Entrando nel merito più specifico, invitando loro amministratori a saper leggere e saper soprattutto scrivere, affermo, leggendo quella famosa delibera del maggio 2014 che loro citano sia calzante, faccio rilevare che: nelle premesse della Delibera del Consiglio Comunale del Comune di Arpino  n.12 del 22/05/2014 si fa presente l’esigenza di prevedere un gettito dell’imposta conseguibile con le aliquote di seguito riportate:

….omissis…..– aliquota 10,6 per mille per tutti i fabbricati, aree fabbricabili e TERRENI ….omissis…..

Ma nelle righe successive la stessa delibera riporta che il Consiglio comunale ha approvato ai fini dell’applicazione dell’IMU, per l’anno 2014, l’aliquota base  “PER ALTRI IMMOBILI” al 10,6 per mille, non specificando quali siano gli altri immobili e non prendendo atto di quanto riportato nelle premesse, pertanto non veniva stabilita una aliquota specifica per i terreni agricoli.

E, comunque, il Comune di Arpino non avrebbe potuto deliberare un aliquota sui terreni agricoli in quanto, alla data del suddetto Consiglio Comunale, gli stessi risultavano esenti dall’imposta IMU, poiché ricadenti in comune parzialmente montano.

Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 28/11/2014 ed il Decreto  Legge n.4 del 24/01/2015 hanno modificato l’esenzione dall’IMU prevista per i terreni agricoli, ricomprendendo tra quelli oggetto dell’imposta anche quelli ricadenti nei comuni parzialmente montani, ricomprendendo, quindi, anche il Comune di Arpino.

Con la pubblicazione della Legge n.190 del 23/12/2014, al comma 692 dell’art. 1, si disponeva che “Nei comuni nei quali i terreni agricoli non sono più oggetto dell’esenzione, anche parziale, prevista dall’articolo 7, comma 1, lettera  h), del decreto legislativo 30  dicembre 1992, n. 504, l’imposta e’ determinata per l’anno 2014 tenendo conto dell’aliquota di base fissata dall’articolo 13, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre  2011, n. 214, a meno che in detti comuni non siano state approvate per i terreni agricoli specifiche aliquote”.

Il Comune di Arpino non ha approvato aliquote specifiche per i terreni agricoli e pertanto secondo la normativa vigente deve applicare l’aliquota base del 7,6 per mille.

Tale evenienza è stata chiarita con la Risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze n.2/DF del 03/02/2015 nella quale facendo riferimento alle disposizioni del comma 692 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sopra riportato, specifica quanto segue:

“se un comune, ad esempio, per l’anno 2014, ha stabilito un’aliquota pari allo 0,6 per cento per le abitazioni principali, classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, un’aliquota pari allo 0,9 per cento per le aree fabbricabili e un’aliquota pari all’1 per cento PER TUTTI GLI ALTRI IMMOBILI, l’aliquota applicabile per i terreni in questione sarà quella di base pari a 0,76 per cento, non avendo il comune approvato un’aliquota specifica per i terreni agricoli.

Alla luce di questo, invito ancora una volta il SINDACO a ripristinare immediatamente la legalità altrimenti mi vedrò costretto ad adire le giuste vie legali a tutela e garanzia dei cittadini di Arpino, oltre a denunciare il fatto alle autorità preposte per indebito arricchimento nei confronti della popolazione di Arpino e di tutti coloro che hanno terreni agricoli ad Arpino.

Il Consigliere Provinciale – Comunale

f.to Prof. Ing. Gianluca Quadrini