La pratica per la concessione edilizia in sanatoria era a buon punto. Apparentemente verso l’ultimazione dell’istruttoria: i documenti presentati, l’oblazione versata. Tutto nel settembre del 2021. Tre anni dopo, cioè nel novembre del 2024, la stessa pratica non va più bene. Mancano 12 documenti.
Il ‘comune’ denominatore della curiosa vicenda è l’ufficio tecnico della città di Cicerone che firma entrambe le carte.
Il richiedente la concessione, resosi conto che i solleciti – formali e anche verbali – si sono rivelati inutili, si è rivolto a uno studio legale. Il rischio è che si generi un contenzioso tra privato e Comune. E siccome in ballo c’è una struttura di ampie dimensioni attualmente in fase di compravendita, la questione non appare di scarsa rilevanza.
Non sarebbe nemmeno l’unica, almeno un’altra simile ha trovato intoppo in Municipio.
l.n.