Una scuola per architetti ‘in erba’.
Il futuro del design inizia ad Atina
Un progetto lanciato nell’ottobre 2024,
si tratta di Sou Atina, un’iniziativa educativa
che unisce architettura, creatività e cittadinanza attiva.
Questo percorso prevede che ogni settimana, esperti di design guidano un gruppo di 13 bambini, tra i 6 e gli 11 anni, in attività di progettazione che esplorino l’architettura, l’urbanistica e la costruzione di spazi innovativi e sostenibili. L’iniziativa è parte di SOU, la prima Scuola di Architettura per bambini in Italia, ispirata all’architetto giapponese Sōu Fujimoto, e mira a stimolare la creatività e la riflessione critica nei più piccoli. Sou Atina fa parte di una rete che comprende 20 scuole in tutta Italia presenti nelle principali città, da Milano a Favara in Sicilia, quest’ultima considerata la “capitale delle SOU” e il punto di partenza di tutto il progetto, nato con la Farm Cultural Park.
La Farm Cultural Park è uno dei centri culturali indipendenti più influenti a livello internazionale e uno dei progetti più vivaci di riflessione e rinascita delle città in declino, trasformando spazi urbani in luoghi di cultura e innovazione. E, proprio in questi giorni, una delegazione di Sou Atina è stata invitata all’Università di Derby in Inghilterra per valutare gli studenti del corso di Interior Design, impegnati nella realizzazione di un tavolo per le scuole Sou, all’interno del corso dell’Architetto Paolo Emilio Belisario. Questo invito rappresenta un’importante opportunità di collaborazione internazionale e uno stimolo per continuare a sviluppare il dialogo tra progettazione, educazione e innovazione. Patrocinato dal Comune di Atina, voluto fortemente dal Consigliere delegato alla Cultura, Francesco Coppola, patrocinato dall’Ordine degli Architetti di Frosinone, Sou Atina è coordinato dall’Architetto Marcella Zeppa dei D’Ottavi Zeppa Architetti, in collaborazione con il Museo Archeologico di Atina e la sua referente, l’Archeologa Ilenia Carnevale. Il progetto gode anche del supporto artistico di Chiara Pellizzer, Jessica Ghelli e Giuseppe Ferdinandi e si autosostiene attraverso il pagamento delle rette. Inoltre, il Liceo Artistico “V. Miele” di Cassino è coinvolto tramite un progetto PCTO che vede 4 studentesse come tutor per il supporto ai bambini. Adottando un approccio educativo interdisciplinare, Sou Atina promuove la partecipazione attiva e la progettazione collettiva, educando i bambini a diventare cittadini consapevoli e creativi. Seguendo la filosofia di Gianni Rodari, il progetto si concentra sull’importanza dell’immaginazione come strumento per costruire un futuro migliore. Attraverso il gioco e l’architettura, i partecipanti acquisiscono gli strumenti per trasformare la fantasia in realtà, diventando protagonisti di un cambiamento positivo per le loro comunità e per il mondo.