Comunicati Stampa CRONACA Notizie

AVVISI DI ACCERTAMENTO TARSU: IL COMUNE SBAGLIA E I CITTADINI PAGANO

Posta Fibreno – Da Vincenzo Lecce, Lucio Ferri, Giustina De Benedictis, del gruppo consiliare “Primavera postese”, riceviamo e pubblichiamo:

Informiamo i cittadini che gli avvisi di accertamento TARSU emessi dal Comune, e relativi agli anni di imposta 2009 – 2010 – 2011, presentano diverse “anomalie”, ve ne elenchiamo qualcuna:

VIOLAZIONE della legge 30 dicembre 2004 n. 311, art. 1, comma 340, considerata la mancata comunicazione agli interessati delle intervenute modifiche d’ufficio sulle superfici di riferimento delle unità immobiliari di proprietà privata;

VIOLAZIONE della legge 30 dicembre 2004 n. 311, art. 1, comma 336, atteso che in alcuni casi gli accertamenti sono stati posti in essere senza tener conto che il Comune, per effetto di attività di rilevazione di superfici e/o di accertamento espletata negli anni precedenti, aveva già provveduto ad accertare d’ufficio le basi di calcolo del tributo. In tali casi sono state applicate sanzioni su una base di accertamento diversa da quella fino a quel momento applicata, senza il dovuto preavviso al contribuente;

ERRORE nel calcolo delle sanzioni (anche) per la mancata applicazione del “principio del cumulo giuridico” ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 472/1997;

MANCATO RISPETTO della Circolare dell’Agenzia del Territorio del 7 dicembre 2005 n. 13, attesa, tra l’altro, la mancata richiesta di partecipazione dei contribuenti;

VIOLAZIONE dell’art. 24, comma 38, della legge n°449/97, che prescrive l’inapplicabilità delle sanzioni e degli altri oneri accessori (interessi) “quando la verifica delle superfici soggette alla applicazione della tassa sui rifiuti solidi urbani corregge precedenti errori di accertamento autonomamente effettuati dalla amministrazione comunale”;

MANCATO RISPETTO dello Statuto dei Diritti del Contribuente, (legge 27 luglio 2000 n. 212), che, in particolare prevede: art.10 – Tutela dell’affidamento e della buona fede – Errori del contribuente: I rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede; Non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell’amministrazione stessa.

A fronte di questa disastrosa situazione ecco la situazione: COSA STA FACENDO L’AMMINISTRAZIONE: il Sindaco ha invitato i Cittadini a recarsi al Comune per rinegoziare insieme ai cittadini GLI ERRORI DELL’AMMINISTRAZIONE!!!

COSA CHIEDIAMO NOI: Abbiamo già formalmente richiesto al Sindaco, al Funzionario Responsabile TARSU ed al Consigliere delegato all’Organizzazione e Gestione dei Tributi: 1. l’immediato ritiro d’Ufficio di TUTTI gli atti di accertamento TARSU relativi agli anni di imposta 2009 – 2010 – 2011, con contestuale emissione di nuove cartelle opportunamente rettificate e prive delle non dovute sanzioni e dei non dovuti interessi; 2. la restituzione delle somme indebitamente già versate dai cittadini che, in buona fede, hanno confidato nella formale correttezza degli avvisi di accertamento TARSU per gli anni di imposta 2009 – 2010 – 2011.

Perché l’Amministrazione dopo aver commesso questo grosso pasticcio continua ad infastidire i cittadini quando potrebbe benissimo ritirare tutti gli avvisi (sbagliati) ed emetterne dei nuovi? a noi sembra giusto affermare il seguente principio: il Comune ha commesso l’errore, ed ora il comune ponga rimedio!