SCUOLA

CASSINO – RITORNO A SCUOLA SICURO, IL ‘PELLECCHIA’ SCRIVE AL PREFETTO

Il caso degli studenti del Liceo Scientifico “Pellecchia” di Cassino in sciopero da una settimana finisce sul tavolo del Prefetto di Frosinone.

A prendere l’iniziativa è stato il Presidente del consiglio di istituto, Carmelo Midolo che ha inviato una lunga ma interessante lettera. Eccola: siamo una rappresentanza degli studenti e dei genitori delle scuole superiori di Cassino, in particolar modo delle scuole situate in località Folcara, Liceo Scientifico in sciopero da ormai una settimana. La motivazione dello sciopero fin qui attuato è semplicemente di poter rientrare a scuola in modo sicuro; le chiediamo pertanto di adottare una soluzione in deroga alle indicazioni dell’Ufficio Scolastico Regionale sugli orari di ingresso, per le motivazioni che di seguito esponiamo.
L’USR ha salomonicamente adottato per tutta la regione un’unica modalità basata sulle necessità della capitale dove il mezzo pubblico è usato non solo dagli studenti ma anche dai lavoratori. Per questo hanno deciso di adottare le due fasce orarie per evitare un affollamento per le diverse necessità intorno alle 8.30/9.00. La situazione in provincia è però ben diversa!
A titolo di esempio la regione Emilia Romagna ha previsto un turno unico di ingresso mentre la a noi vicina Regione Abruzzo ha modalità diverse da provincia a provincia con turni comunque meno distanziati tra loro, a dimostrazione di una flessibilità che qui nel Lazio non si è voluta adottare.
Venendo al problema specifico di Cassino non è certo con una decina di corse in più istituite sul trasporto pubblico locale dai paesi vicini verso Cassino che si risolve la situazione. Già in questa settimana abbiamo avuto notizia di studenti rimasti a piedi a cui è stato negato il diritto costituzionale allo studio. Questo perché una corsa saltuaria nel mezzo della mattina o del pomeriggio non è, in caso di problema, sostituibile da nessun’altra corsa. Pertanto qualora tale corsa non dovesse essere effettuata per motivi tecnici o il ragazzo avesse anche un piccolo contrattempo per riuscire a prendere quella corsa si troverebbe nella situazione di essere abbandonato a se stesso a kilometri di distanza da casa o da scuola. Infine non tutte le direttrici hanno visto adattamenti o corse aggiuntive, Trenitalia in primis.
In merito alla località Folcara (Cassino) ove è situata la nostra scuola insieme all’ITIS con una massa studentesca pari alla nostra, finora servita da un servizio “navetta” comunale, se prima (ad inizio anno scolastico) la maggioranza degli alunni veniva accompagnata dai genitori con mezzo proprio in orario 8.30, proprio adesso al turno delle 10.00-15.00 gli studenti potranno accedere solo con mezzo pubblico. Oggi, con una didattica a distanza al 50%, abbiamo circa 1250 studenti che devono recarsi a scuola su due turni: circa 500 studenti alle 8 e altri 750 studenti alle 10. Poiché alle 10 pochissimi genitori potranno accompagnare i figli a scuola con mezzo proprio possiamo ipotizzare che almeno 600 studenti dovranno prendere il mezzo pubblico da Cassino alla Folcara contemporaneamente in maniera mista tra le due scuole!
Se dividessimo invece il turno di ingresso in due scaglioni, 8:15 e 8:45, uno per scuola avremmo circa 625 studenti per scuola in ogni Scaglione ma un buon 50% di questi potrebbe essere accompagnato dai genitori riducendo il numero di persone che devono utilizzare il mezzo pubblico a circa 300 dimezzando quindi l’impegno del servizio pubblico locale e il rischio associato. Inoltre evitando la commistione delle due scuole sugli autobus si arriverebbe anche ad evitare in caso di positività di qualche alunno al covid l’intera messa in quarantena di due scuole, 2500 studenti dovuta al problema del trasporto pubblico.
Come vede con semplici calcoli si evidenzia che la soluzione su due turni è molto più rischiosa dal punto di vista sanitario di soluzioni molto più semplici che impattano anche meno sul trasporto pubblico locale dei pendolari in quanto basterebbe semplicemente aggiungere qualche autobus in più nello stesso orario delle corse già previste per arrivare dai paesi limitrofi a Cassino, verificando quali di queste corse siano realmente affollate. Paradossalmente la soluzione potrebbe avere anche un costo inferiore per il COTRAL e per la Regione.
Esposto quanto sopra le chiediamo quindi: di modificare la turnazione ideata ed individuata dall’ufficio scolastico regionale e di adattarla alle necessità della nostra città e della nostra zona in modo da non correre alcun rischio sanitario aggiuntivo rispetto a quello esistente di cui speriamo non dovremmo un giorno cercare le responsabilità in caso di incremento di casi di malattia tra gli studenti e i loro parenti più prossimi.
E’ stata lanciata una petizione da parte dei ragazzi con la richiesta di DAD in questo momento al fine di non perdere ore di lezione in attesa di una risoluzione di queste problematiche legate al doppio orario e ai trasporti, http://chng.it/CLJPwQmz .
Abbiamo alunni che ad oggi rientrano a casa non prima delle 17-18, vedi Atina, Venafro, Pico, Galluccio. Come studieranno? Non possono fare altro? Diritto allo studio SI – conclude la lettera – ma diritto alla VITA’.

Rosario Bonomo