CULTURA

CASSINO – UNA STELE A RICORDO DELL’ORIGINE DELLA LINGUA ITALIANA

Inaugurati, all’inizio della strada per Montecassino, dal sindaco di Cassino, Enzo Salera, dall’Abate Dom Donato Ogliari, dal presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, Gaetano De Angelis Curtis e dal presidente onorario, Emilio Pistilli, una stele a ricordo delle origini della lingua italiana e l’epigrafe del verso 37 del Canto XXII del Paradiso di celebrazione di Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario della scomparsa del sommo poeta.
Presenti tra gli altri l’assessore alla Cultura, Danilo Grossi, la presidente del Consiglio comunale, Barbara Di Rollo, il presidente della commissione Cultura, Fabio Vizzacchero, i consiglieri Bruno Galasso, Alessandra Umbaldo, Rosario Iemma, Edilio Terranova, l’architetto Giacomo Bianchi e l’ing. Arturo Gallozzi, nonché vari esponenti del Centro Documentazione e Studi Cassinati.
E’ seguito poi nella Sala degli Abati, al Palagio Badiale, il convegno di studi su “Cassino, la cultura benedettina e l’Italiano”. Nell’aprire i lavori, il prof. De Angelis Curtis, presenti anche numerosi studenti, a proposito della stele, ha spiegato che essa riporta la rievocazione della formula del giuramento contenuto nel Placito cassinese del 960 “Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parti Sancti Benedicti”. E’ uno dei primi esempi di frase in lingua volgare attestata su un documento ufficiale e quindi della nascita della lingua italiana. La stele è realizzata in perlato Royal.
L’epigrafe riporta invece il verso 37 del Canto XXII: “Quel monte a cui Cassino è nella costa”.
“L’atto di affidamento e l’inaugurazione dei due manufatti – ha detto il professore De Angelis Curtis – coronano un progetto fortemente voluto e perseguito negli anni dal Cdsc e si collocano nella scia di analoghe e importanti iniziative intraprese, quali la collocazione a Cassino di nove blocchi di pietra, documenti forti e permanenti della storia della città”. Ha poi ringraziato l’Amministrazione comunale e l’Abbazia per la disponibilità.