DIOCESI

CASTELLIRI, LA FESTA DEL CROCIFISSO

Venerdì 17 luglio, nell’ambito delle celebrazioni in onore del SS.mo Crocifisso organizzate a Castelliri, durante la S. Messa delle ore 18.00 nella parrocchia “Santa Croce” si è pregato in modo particolare per le vocazioni, seguendo il relativo formulario. Hanno partecipato alla celebrazione alcuni seminaristi della Diocesi insieme al diacono don Andrea Pantone, che ha proposto la sua riflessione sulla Parola del giorno e ha parlato della propria storia vocazionale, chiedendo ai presenti di unirsi nella comune preghiera al Signore perché continui a suscitare nella sua Chiesa nuovi discepoli, disposti a mettere la propria vita al servizio del Vangelo. Al termine della messa presso il Centro pastorale parrocchiale si è tenuto un incontro con un gruppo di circa sedici giovani i quali, in ascolto delle sollecitazioni proposte dai seminaristi, hanno riflettuto sulle ultime parole pronunciate da Gesù nel momento supremo del suo sacrificio sulla croce.

Partendo dalle parole tratte dal messaggio per la Quaresima 2007 di papa Benedetto XVI, dal titolo “Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto” (Gv 19,37), i giovani hanno rivolto per qualche istante la loro attenzione al Crocifisso, per riuscire a coglierne particolari che potessero poi aiutare a riconoscere che nell’uomo morto sulla croce non ci sono solo dolore, sofferenza, senso di abbandono, apparente sconfitta e fine di una storia umana ma, accanto a ciò, valori più alti, quali il servizio, il dono totale della propria vita, l’affidamento al volere del Padre. Volendo usare un solo termine i seminaristi hanno aiutato i ragazzi a riflettere sull’Amore più grande, come Gesù stesso definisce la sua offerta volontaria nelle mani dei carnefici per la salvezza di tutti noi. Meditando sull’Amore supremo si è potuto comprendere il senso dell’amicizia. Gesù considera i suoi discepoli amici perché ha fatto conoscere loro tutto ciò che ha appreso dal Padre e per loro dà tutto se stesso. Dopo essersi divisi in quattro gruppi, i giovani hanno letto i passi del Vangelo in cui sono riportati gli avvenimenti della Passione del Signore ed hanno individuato le “sette parole” pronunciate da Gesù nel momento della crocifissione.

È iniziata poi una caccia al tesoro alla ricerca dei bigliettini contenenti le sette parole, attentamente collocati in posti significativi che potessero rimandare al contenuto dei biglietti stessi. L’attività si è conclusa con un momento di condivisione con i capigruppo, i quali hanno esposto quanto hanno compreso della “bellezza” di cui ci parla il Crocifisso che, una volta innalzato da terra, nonostante il rifiuto da parte degli uomini, la denigrazione, attira lo sguardo su di sé. È seguito un momento di gioiosa convivialità nel giardino del centro pastorale, consumando una pizza in fraternità, dopodiché è rimasto il tempo per cimentarsi in un gioco a squadre che ha visto i giovani impegnati nella ricerca di punti dopo aver risposto correttamente ad alcuni indovinelli.

La serata si è conclusa con la consumazione di un gustoso gelato e con i saluti in cui sono emersi apprezzamenti da parte dei seminaristi per la “bella serata” trascorsa in compagnia, durante la quale ci si è lasciati guidare dalle emozioni che scaturiscono dal Crocifisso, motivo della festa che ha visto radunarsi i seminaristi con i giovani della parrocchia. Ringraziamo il Signore che ci ha radunati nel Suo nome, il parroco, don Giuseppe Basile, per aver voluto ed organizzato l’incontro, inserendolo nel programma dei festeggiamenti religiosi in onore del SS.mo Crocifisso, e ci auguriamo che i giovani, anche attraverso momenti di riflessione e di condivisione come questo, riescano a comprendere che la risposta data da alcuni loro coetanei al progetto del Signore, non rende questi ultimi uomini speciali, ma semplicemente persone che si impegnano a mettere la propria vita al servizio dei fratelli nel nome del Signore, attratti dalla bellezza del suo Vangelo, di cui cercano di essere testimoni.

Alessandro Rea