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CENTRO DI STUDI SORANI “VINCENZO PATRIARCA”: INCONTRI DI STORIA ARTE CUL-TURA PER IL MESE DI GENNAIO

Di seguito pubblichiamo il calendario degli incontri-convegno promosso dal Centro studi “V.Patriarca”:

 

Sabato 18 gennaio 2014, ore 11 –  SORA, Biblioteca Comunale

Bernadette Fraioli  laureanda  (magistrale) in scienze storico-religiose alla “sapienza” di roma

parla del suo libro

Msungu addio. Storie di patate, masai e canti africani.

Diario di un’esperienza di volontariato internazionale in un orfanotrofio in Kenya

Gruppo Albatros il Filo, 2013

Quando un viaggio in Africa non è una vacanza, un album di foto da riportare a casa, o un soggiorno in aree attrezzate per turisti, le cose possono essere molto diverse. Bernadette è partita come volontaria, ha vissuto insieme a bambini orfani e a gente del posto, lavorando con loro, condividendo il cibo, la sopravvivenza, i canti, il dolore, la gioia, la vita e la morte. Un’esperienza che segna per sempre, che stravolge la visione dell’esistenza anche quando si tona a casa, alla vita di sempre  e alle cose di tutti i giorni che non saranno mai più viste con gli stessi occhi. Un racconto dolcissimo, ricco di sfumature, di profumi, suoni e colori che permettono di assaporarlo come se fossimo davvero lì, a vivere insieme all’autrice emozioni e poesia.

 

Martedì 21 gennaio 2014, ore 17 – SORA, Biblioteca Comunale

Filippo Pericoli Ridolfini  primario medico

La Medicina e l’Arte

 

Venerdì 24 gennaio 2014, ore 17 – SORA, Biblioteca Comunale

Cinzia Bearzot  docente di storia greca nell’università cattolica di milano

parla del suo libro

Come si abbatte una democrazia. Tecniche di colpo di Stato nell’Atene antica

Editori Laterza 2013

Morto Pericle, la guerra del Peloponneso in corso, una nuova generazione di politici irrompe sulla scena pubblica di Atene. Uomini come Alcibiade, la cui volontà di primeggiare e di promuovere le proprie personali ambizioni fa di lui, secondo Tucidide, uno dei primi responsabili della crisi della democrazia che sfocia nei colpi di Stato oligarchici del 411 e del 404 e poi nella sconfitta in guerra di Atene. O come Antifonte, Pisandro, Frinico, Teramene, protagonisti di una nuova e sconcertante stagione politica. Lo scopo è quello di assumere il potere per affermare i propri interessi personali. Alla perenne ricerca del consenso, costretta a compiacere il popolo, quella classe politica da una parte gli concede un potere eccessivo e incontrollabile, dall’altra ne manipola la volontà eccitandone le passioni. Nella gestione dello Stato, il tema dell’interesse comune passa così in secondo piano; al politico democratico si sostituisce il demagogo, nel senso moderno del termine.

I colpi di Stato oligarchici sono dunque la degna conclusione di questo processo degenerativo e sono realizzati attraverso raffinate tecniche di controllo del consenso. Ma la democrazia riesce a mostrare capacità di reazione e gli esperimenti oligarchici rientrano con rapidità: restava da affrontare la ricostruzione, non solo sul piano istituzionale ma anche e soprattutto su quello ideologico ed etico. Si trattava di tornare a porsi come obiettivo, e come limite alle ambizioni dei singoli, «la giustizia e l’utile della città».

 

Venerdì 31 gennaio 2014, ore 17 – ARPINO, Castello di Ladislao, Fondazione U. Mastroianni

Antonio Abbate   architetto, presidente della fondazione

Lisa Della Volpe  storico dell’arte, direttore artistico della fondazione

Visita guidata della raccolta museale