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COMUNE DI SORA, L’OPPOSIZIONE VA GIU’ DURO

Ne hanno per tutti. Attraverso un durissimo comunicato stampa, i consiglieri comunali di Sora Massimo Ascione, Fausto Baratta, Roberto De Donatis, Tonino Farina, Enzo Petricca e Serafino Pontone Gravaldi, vale a dire l’opposizione al completo, passano in rassegna numerosi aspetti della vita amministrativa cittadina che, si legge, certificano un’azione di governo fallimentare.

“È ormai evidente che questa maggioranza avendo esaurito ogni possibilità di cambiare il disastroso corso intrapreso, comincia ad agitare fantasmi e spauracchi, al solo scopo di distogliere l’attenzione dalla loro fallimentare azione amministrativa. Le vicende delle ultime ore dimostrano che, privi ormai di ogni credibilità politica e amministrativa, costoro cercano di sollevare, con un copione ormai consunto, un incubo che non appassiona più nessuno: la Sinistra o gruppi di opposizione al governo cittadino intenzionati a screditare le mirabolanti iniziative di questo Sindaco e della sua maggioranza.

Ma non è certo colpa della sinistra, della opposizione consiliare, ovvero dell’opinione pubblica che osa contraddire il Sindaco, se una gestione politica miope e a dir poco irresponsabile ha prodotto un assestamento di bilancio con nuovi passivi per svariate centinaia di migliaia di euro, che graveranno completamente sulle tasche dei cittadini sorani, oberati, non solo dalla crisi, ma anche da una pressione fiscale del Comune destinata ad essere ancora più pesante. Non è colpa di sobillatori rivoluzionari che agiscono dietro le quinte di chissà quali macchinazioni, se marciapiedi e strade sono ridotte ad un colabrodo, se la luce va ad intermittenza sulle principali arterie cittadine, se la città è ovunque sporca, mentre questa giunta continua a fare scelte opinabili, come quella di spendere un milione di euro di mutui per fare ben due campi sintetici, oppure di accollarsi una spesa annua di 87.000 euro circa per venti anni per realizzare un centro per anziani, senza aver beccato nemmeno un euro di finanziamento, ma facendo ancora affidamento sempre e solo sulle tasche dei cittadini sorani. Non è colpa di nessuno, se l’unico finanziamento ottenuto è per il disastroso progetto di voler rendere navigabile un tratto del fiume Liri, con la certezza di procurare solo danni al sistema ambientale fluviale. Non è colpa di più o meno fantomatici oppositori politici a questa amministrazione, se la società Ambiente S.p.A., dopo il vostro insediamento, è tornata ad essere solo una mangia soldi del Bilancio comunale, con il rinvio ad oltranza dell’inizio della raccolta differenziata, dopo che ne avete sbandierato da un anno l’imminente inizio su enormi cartelloni pubblicitari.

Perché questo è solo una parte del dramma principale di questa amministrazione, priva di una programmazione organica degli interventi, sempre pronta a piangere miseria per i “tempi difficili”, mai disposta a dichiarare il proprio fallimento politico, umano e istituzionale, ormai sotto gli occhi di tutti. Un’amministrazione che, tranne in questi comunicati di facciata, è sempre incline a litigare con uscite e rientri in maggioranza, ritiri di deleghe e ritorni improvvisi di fiamma, astensioni al Bilancio e voti favorevoli all’Assestamento di Bilancio.

Una delusione sotto il profilo etico, prima ancora che politico, dato soprattutto da chi ricopre il ruolo di garante del Consiglio Comunale, il Presidente del Consiglio, che il 3 dicembre ha scritto la pagina istituzionale più triste della Storia di Sora, impedendo all’opposizione la discussione di punti importanti come la concessione in deroga alle graduatorie degli alloggi popolari e  delle modalità di assunzione di 5 nuovi vigili urbani. È noto che dal 1° gennaio hanno preso a lavorare 5 nuovi vigili a Sora. Avremmo preferito conoscere le motivazioni, che hanno condotto la Giunta a tale scelta e avremmo gradito conoscere le ragioni per cui la medesima Giunta ha scelto di attingere ad una vecchia graduatoria fatta l’anno scorso con il bando per la selezione degli ausiliari stagionali, anziché dare ai moltissimi altri giovani disoccupati sorani la possibilità di un impiego.

Per non parlare della pochezza del peso politico di questo Sindaco in tutte le sedi istituzionali, quando in Consiglio Comunale abbiamo cercato di lottare per la difesa delle dirigenze scolastiche, venendo derisi dal Sindaco che diceva che avrebbe conservato 5 direzioni… oggi ne sono rimaste 3 e si parla dell’ITAS, che Sora addirittura perderebbe. Passando infine per la perdita del Tribunale, salvo miracoli dell’ultimora dal Consiglio di Stato, nonostante i tanti assi nella manica vantati dal nostro primo cittadino, o come lo sportello agricolo di zona che ci è stato scippato a vantaggio della città di Atina. Adesso che il Sindaco ci ha parlato di un potenziamento dell’Ospedale di Sora, dopo l’ennesima delusione delle 4 nuove assunzioni a vantaggio di Cassino e Frosinone, siamo seriamente preoccupati. Ogni sua promessa si è tradotta per Sora in una perdita secca.

Ma chiaramente questi disastri non sono colpa loro, no assolutamente, ma sono dovuti alle sinistre strategie di oscuri individui che tramano nell’ombra, la sinistra, i movimenti civici, l’opposizione……ma pensate veramente che i cittadini sorani credano a queste favole? Ma a chi volete far credere che i movimenti e il dissenso che monta in ogni angolo di questa città abbiano bisogno di regie occulte? Siete così sicuri che sia così facile nascondere la pochezza e la totale inadeguatezza della vostra azione amministrativa? Non è sollevando inutili polveroni mediatici, spostando l’interesse su un clima velenoso, che potrete trovare alibi convincenti ai disastri  da voi procurati alla città di Sora.

In quest’ultima fase l’unico dato evidente, aldilà del diritto alla difesa della propria immagine, è una caduta di stile clamorosa del Sindaco, ancor più grave dal momento che viene avallata dall’ intera maggioranza che avrebbe fatto meglio a tacere anziché voler prodigarsi a difendere l’indifendibile. Maggioranza che è evidente rimane solo nel dato numerico dei consiglieri, non certo nel comune sentire della città”.

Davide Baldassarra