L'INIZIATIVA

#conoscimonte, prima passeggiata poetica

Viaggio tra tempo, storia e natura per la prima passeggiata poetica di #conoscimonte, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Exotique. Sabato mattina, un gruppo di avventori si è addentrato alla scoperta dei cippi di confine, ripercorrendo quel lembo di terra che un tempo divideva lo Stato Pontificio dal Regno delle due Sicilie e dove ora Monte San Giovanni Campano saluta Castelliri. Ad accompagnare i partecipanti in questo itinerario speciale, la guida Roberta Taschera, che dei cippi di confini ha spiegato valenza, funzioni e caratteristiche.

Un percorso a piedi di tre ore durante il quale sono stati raggiunti 7 cippi, dal 167 al 160, tutti originali tranne uno, che dal 1847 segnano il nostro territorio e ne raccontano storie sempre nuove.

Il tocco artistico, dunque la vera e propria connotazione magica dell’evento è stata affidata alla narrazione di Lea del collettivo NoMade che ha deliziato i camminatori con dei passi de “L’assemblea degli animali” di Filelfo.

Una passeggiata poetica al profumo di storia, che ha catturato tutti per fascino e atmosfera, unendo il paesaggio bucolico alle tante particolarità apprese. Le passeggiate poetiche di #conoscimonte saranno nuovamente proposte per altri 2 appuntamenti, l’8 ed il 17 dicembre e avranno come protagonisti i corsi d’acqua e gli ulivi.

Parola a Floriana Belli, che in qualità di consigliera con delega alla cultura del comune di Monte San Giovanni Campano, ha così commentato il progetto ormai entrato nel vivo. “I cippi di confine raccontano un lato importante della nostra storia e ripercorrerli anche con un accompagnamento artistico di livello, regala all’esperienza un sapore inedito. Crediamo fortemente in #vivimonte e la partecipazione costante ai tanti eventi sono la dimostrazione che questo progetto può davvero raccontare il nostro territorio in modo nuovo. Fino al 20 dicembre, gli appuntamenti saranno continui e per tutti i gusti. Lo scopo è restituire al visitatore tutto il fascino della nostra terra, attraverso la sua storia, le sue bellezze naturali e paesaggistiche e le tradizioni secolari. Rinnovo il mio ringraziamento alla Regione Lazio per aver creduto in questo progetto e per averne reso possibile la realizzazione.”