LA STORIA

COVID – L’ODISSEA DI UN LETTORE, LA ASL NEL MIRINO

Da un nostro lettore riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dal titolo:

Questa ASL di Frosinone così lontana dai malati di COVID 19

Vi scrivo per segnalarvi il mio caso che ritengo davvero singolare. Lo scorso 2 dicembre ho dovuto accompagnare al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma un mio parente che doveva essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Lo stesso, prima di essere ricoverato, veniva sottoposto a tampone finalizzato all’accertamento del COVID, dal quale risultava positivo.

Ricevuta la notizia, dopo il comprensibile smarrimento personale, nel momento stesso in cui facevo rientro nella mia abitazione, avvertivo mia figlia di recarsi per un certo periodo ad abitare con la sorella che risiede  in un paese limitrofo e quindi giunto nella mia abitazione mi mettevo volontariamente in quarantena. Avvertivo anche il mio medico il quale mi invitata ad effettuare la quarantena e ad osservare tutte le precauzioni necessarie durante la stessa  inviandomi una mail con la prescrizione per effettuare il tampone.

Effettuavo il tampone il 4 dicembre: l’esito era negativo. Ciononostante, anche in accordo con il mio medico, continuavo la quarantena fino al 10 dicembre giorno in cui mi sottoponevo a tampone molecolare per l’accertamento dell’eventuale contagio.

Esito che mi veniva comunicato con una telefonata da parte di una gentile signora che, per conto della ASL di Frosinone, mi comunicava la positività al COVID 19 e subito dopo con una mail mi invitavano a rispettare alcune prescrizioni durante il periodo di isolamento fino al 20 dicembre, giorno in cui avrei dovuto essere sottoposto nuovamente al tampone. Giusto per notizia, non sono ancora riuscito ad avere l’esito del tampone.

Per cui lunedì scorso, 20 dicembre, mi sono recato presso il Drive In di Cassino dove mi hanno effettuato il prelievo delle secrezioni respiratorie finalizzato all’accertamento del “virus acidi nucleici in materiali biologici coronavirus” (così è scritto nelle ricetta del medico) per il test molecolare pcr real time.

Da allora non ho avuto alcuna comunicazione da parte della ASL di Frosinone. Allo stato non so ancora se sono positivo o negativo al COVID Sars 19.

Neanche sull’apposito sito del Ministero della Salute (www.dgc.gov.it/) dove si hanno notizie circa il possesso del Green Pass riesco ad avere notizie in quanto inserendo tutti i dati per accedere alla comunicazione ottengo sempre la stessa risposta: “L’authcode non è disponibile. La certificazione potrebbe non essere stata generata o i dati inseriti non essere corretti.

Dopo due giorni di inutili tentativi, provo a chiamare il numero che la ASL di Frosinone ha dedicato all’”Emergenza Covid-19” con tanto di invitoChiamate il seguente numero per Info su: Referti Tamponi, Prenotazioni Tamponi Pediatrici, Altre Notizie NO-COVID19 0775.8822452”.

Ebbene, ho provato ad effettuare diverse volte la chiamata e l’ultima, dopo ben 59 minuti di attesa, e ascoltando sempre lo stesso ritornello, la telefonata si è interrotta senza che fossi riuscito a parlare con alcun operatore.

Ho provato pure con i numero degli psicologi che la ASL di Frosinone a dedicato per i casi di persone malate di COVID (i numeri sono 3331252289 – 3289271664 – 3889859410) ma neanche qui sono riuscito ad avere alcuna risposta, nonostante la locandina che tali numeri avverte l’utente che essi sono attivi h 24 e che risponde un operatore della ASL e non un disco!

Amara la conclusione del paziente.

Faccio questa segnalazione per denunciare lo stato vergognoso in cui la ASL di Frosinone presta attenzione ai pazienti malati di COVID che soprattutto per il loro stato stanno vivendo una condizione di disagio o di sconforto, che impedisce loro di svolgere le normali attività quotidiane e vorrebbero sentirsi più sereni, oppure che hanno bisogno di un sostegno per tranquillizzare i propri familiari, oppure che hanno bisogno di informazioni che non riescono a rintracciare sul sito della ASL, (www.asl.fr.it), o che hanno bisogno di qualsiasi cosa inerente il problema del COVID 19 e non riescono a trovare i riferimenti giusti.

Chiamaci, siamo disponibili h 24, giorno e notte. I nostri operatori ti aiuteranno a trovare le giuste soluzioni” recita la locandina. Chiamate pure tanto non vi rispondono, aggiungo io.

Naturalmente questa è la storia del cittadino, se la Asl ha intenzione di replicare siamo a disposizione