Il due dicembre si alzerà ufficialmente il sipario sulla stagione 2021-2022 del Cinema Teatro Manzoni
di Cassino. A dare il via ad uno dei cartelloni più prestigiosi degli ultimi anni un’artista considerato tra i maggiori rappresentanti del nuovo Teatro di narrazione. Gli spettacoli di Ascanio Celestini, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l’attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena. Al Manzoni, Celestini porterà in scena il suo nuovo capolavoro “Museo Pasolini”.
Secondo l’ICOM (International Council of Museums) le 5 funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe essere un museo Pier Paolo Pasolini? In una teca potremmo mettere la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”. È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere. E così via, come dice Vincenzo Cerami: “Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.
Ascanio Celestini ci guida in un ipotetico MUSEO PASOLINI che, attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che l’ha conosciuto, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale oggetto dovremmo impegnarci a acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Risposte che potremmo avere dopo aver visto e apprezzato uno spettacolo che ha già riscosso enorme successo in tutta Italia.
«Siamo orgogliosi di poter inaugurare ufficialmente la stagione teatrale con uno spettacolo di alto livello – ha spiegato il direttore artistico di RadioCassinoStereo, Marco Pagano – la rinascita del Cinema Teatro Manzoni passerà da un cartellone che vuole dare, innanzitutto, un contributo deciso allo sviluppo di un’offerta culturale consona ad un territorio che fonda le sue radici proprio sulla cultura millenaria che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Abbiamo fatto la nostra parte, ora lasciamo il palcoscenico agli attori e la platea agli spettatori che, siamo convinti, daranno il loro contributo per rendere ancora più speciale la rinascita del loro Teatro».
