SINDACALE

Delusione Ugl: dipendenti enti locali trattati come lavoratori di serie B

RINNOVO DEL CCNL ENTI LOCALI AL DI SOTTO DELLE ATTESE. L’UGL AUTONOMIE DI FROSINONE ESPRIME DELUSIONE: “I DIPENDENTI DEGLI ENTI LOCALI TRATTATI COME LAVORATORI DI SERIE B”.

“Delusione per un rinnovo contrattuale che dopo anni di attesa non tiene conto delle esigenze vere dei dipendenti degli Enti Locali”. Si esprime così la Segretaria Provinciale dell’UGL Autonomie di Frosinone Antonella Pulciani (foto), all’indomani della sigla del nuovo accordo: “Ancora una volta si è voluto bistrattare una la categoria dei lavoratori più prossima ai cittadini, quella che si occupa di svolgere i servizi principali per gli stessi. L’accordo – sottolinea Pulcini – vede il mancato adeguamento degli stipendi al costo della vita, retribuzioni sempre più basse della media, dopo anni di precariato alle spalle da parte di molti dipendenti. Siamo fortemente delusi perché, tra l’altro, non si è visto alcun intervento da parte dei sindacati firmatari del contratto che hanno lasciato al Governo la libertà di agire in maniera indisturbata”.
Il comparto degli Enti Locali si conferma dunque tra i più bistrattati dove il potere di acquisto della retribuzione è indubbiamente diminuito. Gli stipendi nella Pubblica Amministrazione in dieci anni sono aumentati del 21% che non si adeguano minimamente all’aumento dei prezzi che oggi raggiungono livelli record, mettendo in ginocchio le famiglie.
L’UGL Autonomie Frosinone fa notare come “nel 2022, per le coppie con due figli, l’inflazione comporterà un aumento del costo della vita di circa €1.400: dopo 30 anni il nuovo Ccnl degli enti locali, porta un aumento retributivo medio al di sotto del 5% mentre il costo della vita arriva al 7.8% solo nell’ultimo anno.
Lavoratori che durante la pandemia sono stati in prima linea che sono in prima linea sempre con un lavoro di prossimità indispensabile. Il nuovo CCNL resta miope, se non cieco, alle nuove e future esigenze del personale in considerazione delle continue riforme pensionistiche che prolungano il servizio fino a quasi i 70 anni. C’è bisogno di nuove tutele per il personale over 60 rispetto all’orario di lavoro, ai riposi e ferie, alla malattia, ai turni disagiati serali e notturni.
Per l’Ugl Autonomie una riflessione sul tavolo di trattativa andava fatta anche sui giovani che, guardano con diffidenza il lavoro pubblico e maggiormente quello negli enti locali.