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Di Stefano: “Accorpamento delle province di Frosinone e Latina: auspico una sostanziale modifica”

Enzo Di Stefano, presidente dell’Ater di Frosinone ed esponente di Città Nuove, prende posizione in merito al decreto di Spending Review ed al possibile accorpamento delle province di Frosinone e Latina:“Intendo esprimere – esordisce –  tutta la mia preoccupazione per i tagli paventati dal decreto cosiddetto della Spending Review, che più che una semplice revisione di spesa sta assumendo i contorni di una vera e propria manovra finanziaria. In tal senso, non posso non condividere le numerose perplessità espresse a più riprese anche dalla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, che ha voluto sottolineare quanto il nostro territorio, che già sta facendo molto in termini di risparmio delle risorse e lotta agli sprechi, potrebbe non reggere una nuova ondata di tagli indiscriminati. Ad aggravare la portata della Spending Review, inoltre, è arrivata la scure del riordino delle province delineato negli scorsi giorni dal Consiglio dei Ministri. Proprio come ha affermato la Presidente Polverini, infatti, nessuno può pensare, in maniera del tutto arbitraria, di cancellare e riscrivere con la penna dei confini consolidati nel corso di tanti anni sia da un punto di vista geografico che socio-culturale. Si tratta – prosegue il presidente dell’Ater – di un pasticcio confusionario e scoordinato che, in quanto tale, non solo impone l’accorpamento tra le province di Frosinone e Latina, ma si spinge fino ad oscuri ed improbabili artifici amministrativi, come ad esempio la perdita per Frosinone dello status di capoluogo, nonostante la sua sopravvivenza come macro-provincia. Voglio sperare – conclude Di Stefano –  che esistano ancora concreti margini di trattativa, dal momento che è sicuramente giusto procedere ad una seria razionalizzazione delle spese e dei centri di governo (un percorso che il Lazio sta già portando avanti), ma che non è possibile operare questi tagli a dir poco scriteriati, che tra l’altro nulla dispongono rispetto all’attività dei numerosi enti che, come l’Ater, stanno facendo di tutto per offrire un serio contributo al superamento della crisi”.