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ECCO GLI ATTI SUL CONVEGNO DEDICATO A MONS.EDOARDO FACCHINI: SORANO, VESCOVO DI ALATRI, MORTO A ROMA SUL TRAM N.64

di Gianni Fabrizio

Domenica 12 Aprile 2015, presso l’Istituto Suore “Operaie di Gesù”,Casa S. Giuseppe, in via S. Altissimo a Carnello-Arpino, alle ore 16,30 si terrà  la presentazione del libro “ATTImi”. Rappresenta la raccolta degli interventi tenuti  nel corso del convegno su mons. Edoardo Facchini, tenutosi a Carnello il 17 dicembre 1988.

Introduce i lavori Rachele Martino, giornalista ed assessore alla cultura del Comune di Arpino. Intervengono: don Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana; il dott. Mario Costantini, funzionario del Ministero dei Beni Culturali  ed il dott. Fabio Zavattaro, vaticanista RAI del TG1. In contemporanea sarà possibile visitare la mostra “RITAGLI” con articoli di giornali d’epoca a cura di Filippo Petricca di Alatri . Gli “ATTImi”  è un  libro di 50 pagine  e  contempla le testimonianze dei  relatori in occasione delle celebrazioni conclusive del 25° anniversario della morte del vescovo nato a Carnello di Sora. Contiene i contributi di: Luigi Gulia – Edoardo Facchini, Il levita del Fibreno; di mons. Lorenzo Chiarinelli – Edoardo Facchini: vescovo sulla soglia del Concilio; di Carlo Costantini – Il Difensore della città di Alatri e le testimonianze di Antonio Celani,  di don Pietrino Di  Fabio , di Emanuele Lisi, di  don Filippo Frasca, di mons. Luigi Belloli e di Mariano Fazio. Edoardo Facchini è un figlio, forse il più illustre, di Carnello dove nacque l’1 gennaio 1886 e dove iniziò la sua missione nel 1911 subito dopo l’ordinazione sacerdotale come reggente della vicaria autonoma di Carnello. Fu vescovo di Alatri dal 1935, fino alla morte che lo colpì, inaspettata, il 22 ottobre 1962,  mentre si recava in Vaticano per partecipare ai lavori del Concilio Vaticano II. “Provvidum Sollertemque Pastorem se praestitit” furono le parole scritte da papa Giovanni XXIII alla notizia della sua morte e oggi immortalate nel mosaico che ritrae l’immagine del Vescovo posto sulla navata destra della chiesa parrocchiale di Carnello. Ma fu ad Alatri che svolse tutto  il suo ministero nel periodo pre e post-bellico insegnando, predicando, pregando e vivendo l’insegnamento della carità come solo le più grandi anime della Chiesa hanno saputo fare. Ha lasciato una eredità grande e pesante insieme, sempre attuale, sempre come scritte appena ieri le sue lettere pastorali. Davvero Edoardo visse sinceramente e completamente “Una vita per gli altri”, non a caso titolo di una sua breve biografia edita dall’Officina della Cultura nel 1988 in occasione delle celebrazioni conclusive per il 25° Anniversario della morte del presule.

Una vita troppo spesso dimenticata e mai sufficientemente riscoperta, l’opera di mons. Edoardo Facchini ad Alatri fu di straordinario coraggio ed abnegazione con modestia e semplicità servì la Diocesi con inesauribile spirito di carità. In particolare durante gli anni della seconda guerra mondiale sfidò persino le stesse leggi belliche, quelle scritte come quelle, se possibile ancora peggiori, non scritte. Dalla notizia della costruzione di un campo di prigionia in località ”Le Fraschette”, giunta verso la fine del 1940, alla notizia della firma dell’armistizio che il Vescovo diede direttamente dall’altare durante la celebrazione per i festeggiamenti in onore della Madonna della Libera proprio l’8 Settembre 1943, una coincidenza che sa di miracoloso, Mons. Edoardo Facchini compì quel grande miracolo umano lavorando quasi esclusivamente a vantaggio degli ultimi e nei mesi successivi all’armistizio, quando la città di Alatri, come molte altre città d’Italia, furono completamente abbandonate a se stesse persino dalle istituzioni, egli guadagnò il titolo di “Defensor Civitatis”, e decorato con la medaglia di bronzo al valore. E’ dunque con lo stesso spirito con cui l’Officina della Cultura di Carnello ha  ricordato il 25° della morte che in occasione dell’ormai superato 50° anniversario, che la stessa benemerita Associazione culturale pubblica gli atti del convegno che si tenne nel 1988 per ricordare e far conoscere Mons. E. Facchini.

L’intento dell’Officina della Cultura , oggi come allora, è quello di riportare alla memoria  l’ eccezionale Figura di figlio di questo territorio di quanti lo hanno conosciuto e, soprattutto, farlo conoscere alle nuove generazioni,  attraverso le parole degli uomini e delle donne che con Lui hanno vissuto una quotidianità straordinaria, nonché attraverso il ricordo di persone hanno studiato la vita e le opere di un uomo fuori dall’ordinario che in tempi difficili ed avversi, sempre radicato nella fede, ha saputo distinguere il bene dal male perseguendo il primo oltre ogni limite e combattendo il secondo oltre ogni avversità. Certamente un esempio da seguire ed additare alle odierne come alle future generazioni.