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ENZO CINELLI AL CENTRO SAN LORENZO DI ROMA PER ACCOGLIERE I PELLEGRINI

Riceviamo e pubblichiamo:

Strangolagalli – “E’ stata un’esperienza davvero significativa poter rilasciare ai pellegrini giunti a piedi o in bici a Roma il “Testimonium Ad Limina Petri”. – esordisce l’ospitaliere ciociaro Enzo Cinelli – Nel “Centro S. Lorenzo” proprio a ridosso di piazza S. Pietro e gestito da circa un mese dai volontari della Confraternita S. Jacopo de Compostella di Perugia, i pellegrini vengono accolti fraternamente e sempre con un sorriso, un bicchiere d’acqua e ricevono il “Testimonium” che certifica dietro esibizione della Credenziale timbrata con i vari selli il loro cammino a piedi per almeno 100km o 200km se in bici. Ascoltare le loro storie e motivazioni sempre diverse è tonificante, scoprendo un mondo fatto di fatica e sacrifici, con qualsiasi condizione meteo, ma anche di sorrisi e gratitudine per quanto si riceve durante il lento cammino. Di certo camminare con lo zaino in spalla e bordone in mano aiuta a mantenere giovane il corpo e lo spirito. Ho rilasciato in questi quattro giorni di volontariato al Centro, una cinquantina di “Testimonium” conoscendo in questo modo pellegrine adolescenti al loro primo cammino ed esperti camminatori di 76 primavere. – prosegue questo solare pellegrino dai lacci giallo blu – Dall’estate 2011 sono custode, per una felice coincidenza, al punto 113 seguendo la preziosa ed unica guida cartacea o GPS per i viandanti 2.0 di Monica d’Atti e Franco Cinti “La via Francigena del Sud”.

Sinora ho rifocillato gratuitamente più di seicento pellegrini, di cui oltre 60 in questo Anno Giubilare della Misericordia, che partendo da Roma hanno come meta Monte S. Angelo, Bari, Brindisi o S. Maria di Leuca, lungo un cammino di circa 780km in trenta tappe e che sono stati per secoli anche i porti di imbarco per Gerusalemme e la Terra Santa. Ma alcuni stanno percorrendo a ritroso questo cammino per arrivare a Roma.- conclude con un appello – E’ un fenomeno crescente quello del cammino lento, anche se bisogna investire molto in sicurezza di alcuni tratti dei vari percorsi presenti in Italia e soprattutto lavorare molto sull’accoglienza povera donativa: servirebbe lavorare in sinergia tra Chiesa, Enti e volontari. I finanziamenti ci sono, essendo taluni percorsi italiani riconosciuti come “Cammini Culturali d’Europa”, ma bisogna ottimizzare gli interventi ed investimenti. Tutti questi attori sono indispensabili per far decollare l’economia di interi territori e far conoscere ad italiani e stranieri i piccoli borghi italiani così ricchi di storia, arte e spiritualità.” La Confraternita “S. Jacopo de Compostella” guidata dal rettore Paolo Caucci è stata fondata a Perugia il 29 settembre 1981 da un gruppo di pellegrini che intendevano mantenere il ricordo del loro pellegrinaggio a Santiago e recuperare la tradizione di una precedente confraternita compostellana presente in città fin dal Trecento. Essa si occupa di assistenza ai pellegrini, rilascio delle credenziali e gestisce gli “Spedali dei pellegrini” con lo spirito dell’accoglienza povera-donativa a Roma, Radicofani e Abbadia Isola sulla via Francigena e a S. Nicolas sul cammino francese per Santiago e in autunno sarà operativo anche a Gerusalemme. I pellegrini ospitati in questi singolari ostelli sono partecipi prima della cena comunitaria della “lavanda dei piedi”, una toccante esperienza intima e profonda che lascia in tutti, pellegrini ed ospitalieri un segno indelebile del proprio cammino.