Da cosa origina il 'ritardo' a seguito del quale il Pd di Sora non riesce ad indicare il nome dell'assessore in quota in seno alla nuova giunta di Ernesto Tersigni? La domanda è del tutto legittima, considerato che la crisi politico-amministrativa sorana è risolta ormai da settimane e lo stesso sindaco, in occasione della conferenza stampa convocata dal Pd per spiegare la scelta di appoggiare il Nuovo Centrodestra e prolungare la vita dell'amministrazione in carica, aveva preannunciato a stretto giro di posta la composizione del nuovo esecutivo.
Così non è stato e c'è da chiedersi il perchè. Di fatto, la città di Sora è priva di una giunta operativa dal 31 luglio scorso, quando il sindaco, per effetto dello sgambetto di Forza Italia, ritirò tutte le deleghe. Di conseguenza, in città è stata assicurata solo l'ordinaria amministrazione. A pensar male, si potrebbe dire che, comunque, nessuno se ne è accorto. Fatto è che, considerato che una delle motivazioni che ha portato la parti ad accordarsi è stata quella di evitare il commissariamento del Comune, è giocoforza ritenere che, nonostante sulla carta la crisi sia stata già superata, l'azione amministrativa è ferma. Un intoppo sarebbe, secondo i soliti bene informati, tutto interno al Partito Democratico: sembra che da parte del consigliere Enzo Petricca sia giunta al Senatore Scalia, suo sponsor, la richiesta di prendere in mano la segreteria cittadina del partito, sottraendola all'attuale segretaria Tiziana Tucci che, nell'ipotesi menzionata – tutta da verificare – dovrebbe andare a fare l'assessore esterno.
Sembra, però, che questa soluzione non sia gradita alla stessa Tucci e pare che ci sia qualche malumore. Ribadiamo che queste sono voci di corridoio. Un dato di fatto è comunque incontrovertibile e cioè, come dicevamo all'inizio, l'evidente ritardo con cui il Pd di Sora sta cincischiando sul nome del suo assessore.
