Notizie

Fare Verde Frosinone, convocata l’assemblea elettiva

Fare Verde Provincia di Frosinone convoca l’assemblea straordinaria degli iscritti di Fare Verde Lazio per il giorno 20 novembre alle ore 10 in prima convocazione e alle ore 11 in seconda convocazione presso i locali del ristorante “La Pineta” a Monte San Giovanni Campano per eleggere il nuovo presidente di Fare Verde Lazio e il nuovo direttivo regionale.
La convocazione dell’assemblea straordinaria del 20 novembre, sostenuta da ben quattro dirigenti nazionali di Fare Verde e da un nutrito numero di iscritti, servirà per aprire il “capitolo delle competenze” per Fare Verde Lazio. Un percorso che sarà costruito giorno per giorno a stretto contatto con la popolazione e con le istituzioni scolastiche ma  lontano anni luce dalle logiche di ogni schieramento partitico. È il dott. Marco Belli, dirigente nazionale di Fare Verde a lanciare il monito: “L’ Educazione per lo Sviluppo Sostenibile che da anni è in corso con Fare Verde Lazio deve continuare con le sue azioni in difesa della natura e dell’ambiente  ma deve essere concepita soprattutto come un processo ideologico trasversale di crescita collettiva, ecologicamente e socialmente sostenibile con alcuni principi cardine a cui non si può rinunciare come il NO assoluto al nucleare”.
In linea con queste parole Fare Verde Lazio dovrà avere le competenze necessarie per accrescere la sensibilità nei confronti dell’ambiente, dovrà promuovere la coscienza critica, il rispetto delle leggi dello Stato e della Regione Lazio con il proprio ufficio legale, creare il senso di appartenenza al territorio, l’identità e la partecipazione necessaria ai processi di sviluppo locale, il tutto con una visione collettiva e condivisa  per un futuro sostenibile e per una migliore qualità della vita. Fare Verde Lazio non può rinunciare al sociale ed è per questo che si dovrà proporre con professionisti competenti per affrontare la crisi energetica  favorendo la produzione diffusa di energia pulita con le CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) soprattutto  per contrastare la povertà energetica di quella parte più fragile della popolazione.
Temi in generale su cui si riflettono le grandi criticità ambientali della Regione Lazio come la pessima qualità dell’aria, il razionamento idrico perenne in numerosi comuni Laziali, il sito SIN della Valle del Sacco, la discarica MAD di Roccasecca, l’inceneritore di San Vittore del Lazio, il nuovo inceneritore di Roma,  le discariche piene delle province di Frosinone, Viterbo, Latina e quella di Civitavecchia, la depurazione delle acque reflue urbane e industriali, la plastica nel mare, la discarica di rifiuti tossici “Granciara”, i rifiuti interrati dalle associazioni criminali in provincia di Frosinone, i siti per lo stoccaggio delle scorie nucleari nel Viterbese, la piaga dell’abusivismo edilizio, l’agricoltura che ormai è diventata insostenibile con una perdita economica costante di cui non vuole parlare nessuno e troppo lungo è l’elenco delle criticità per la nostra  Regione Lazio, che è ricchissima di beni naturalistici, archeologici, architettonici e paesaggistici  costantemente sotto attacco per cupidigia e vanagloria.
Foto d’archivio