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FARMACIA COMUNALE: IL PARTNER PRIVATO ABBANDONA. QUALE FUTURO?

Il partner privato lascia la Farmacia comunale. Il dott. Remo Quadrini ha infatti annunciato le proprie dimissioni – per motivi personali – come amministratore delegato e come socio della Spa pubblico-privata a far data dal 31 dicembre prossimo. Da evidenziare che la data indicata coincide con la scadenza della convenzione con il Comune.

L’annuncio è stato fatto ai membri del Consiglio di Amministrazione nella riunione che ha visto convocato l’organo amministrativo venerdì scorso. E, adesso, questa decisione apre nuovi scenari sul futuro di una struttura che, nel tempo, ha portato degli utili importanti al partner pubblico – il Comune, appunto – che detiene il 51% delle azioni della Spa. Negli anni, da tale partecipazione, sono derivati utili importanti (mediamente nell’ordine di circa 50 mila euro annui) che la parte comunale ha investito nel settore dei Servizi Sociali, sopperendo alle minori destinazioni statali e riuscendo a fare fronte – seppure in parte – alle necessità della fascia più debole della popolazione locale.

Bisognerà ora verificare, a questo punto, cosa deciderà di fare l’amministrazione comunale. Adesso, infatti, dovrà essere la politica a dare indicazioni su come procedere: se rinnovare la convenzione, con quali condizioni e con quale socio, facendo in modo che la partecipazione privata sia comunque appetibile.

Il Cda, peraltro, ha avuto modo anche di fare il punto economico al 30 giugno 2013: dall’analisi effettuata, è emerso che i minori introiti determinati dal dimezzamento delle ricette è stato in gran parte compensato dalle entrate di cassa dei medicinali da banco. Questo ‘spostamento’ è addebitabile alla contrazione della lista dei medicinali sovvenzionati dal servizio sanitario nazionale, ma anche allo spostamento dello studio medico associato che, in precedenza, aveva la propria sede proprio nei pressi della Farmacia comunale (i pazienti/utenti, dunque, vi affluivano con maggiore facilità) e che da qualche tempo, invece, si è spostato altrove, non senza suscitare polemiche (è stato scelto, infatti, il medesimo stabile di una farmacia privata).

Come detto, però, l’aumento delle entrate per la vendita di medicinali da banco ha riequilibrato le entrate della Farmacia comunale.