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Farmacia Comunale: “Un passivo inaspettato!”

Intervista esclusiva a Gabriele Savona.

La redazione di Soraweb ha realizzato un’intervista a Gabriele Savona, componente del Consiglio d’amministrazione della Farmacia Comunale Spa, per conoscere i particolari sullo stato di salute dell’azienda pubblico/privata. Ecco le sue dichiarazioni.

Qual è, oggi, il ruolo della Farmacia Comunale?

Un ruolo di grandissima importanza, soprattutto se si considera il grave momento di crisi economica che stiamo attraversando. La Farmacia Comunale rappresenta un patrimonio di grande valore per Sora ed i suoi cittadini: basti pensare che, se negli ultimi 10 anni è stato possibile attivare e offrire dei servizi sociali degni di questo nome, lo si deve anche e soprattutto ai risultati di gestione e agli introiti che ne sono derivati. Ora si tratta di non disperdere il grande lavoro fatto.

Esiste questo rischio?

Purtroppo si, e considerando lo stato attuale della società direi che è un rischio anche abbastanza elevato.

Da cosa nasce la sua preoccupazione?

Sostanzialmente dall’ultima riunione del Consiglio d’amministrazione, che si è tenuta nel tardo pomeriggio dello scorso 7 maggio. Il punto più importante all’ordine del giorno era quello sulla valutazione dello stato della società nel primo trimestre del 2013. Ebbene, mentre mi accingevo a partecipare all’incontro immaginavo una situazione di difficoltà dovuta alla crisi, che magari avrebbe portato ad una contrazione degli utili. Sono rimasto sorpreso, invece, perché le mie previsioni si sono rivelate troppo ottimistiche.

Ci dica: in che stato è la Farmacia Comunale?

La situazione è fin troppo chiaro: rispetto al primo trimestre del 2012 è stata rilevato un calo  dei ricavati di quasi il 40% che, a mio giudizio, fa davvero rabbrividire.

Come si spiega questo andamento?

Circa un quarto del calo di fatturato è riconducibile alla contrazione di vendite di farmaci da banco (ecco, con tutta probabilità, gli effetti della crisi economica). Un terzo tuttavia, deriva dal brusco calo delle ricette mediche, e in questo caso è facile individuare la causa: lo spostamento dello studio medico associato che, prima, poteva garantire un certo afflusso di clientela. Oggi, purtroppo, questa situazione ha determinato una pericolosissima fase discendente, che auspico possa essere interrotta quanto prima.

In che modo è possibile invertire la rotta?

Credo che esista una sola soluzione: nuovi investimenti. Se negli ultimi anni la situazione della Farmacia Comunale ha consentito a tutti di dormire sonni tranquilli, è bene ricordarlo, lo si deve essenzialmente al dinamismo e alla voglia di crescere dimostrata dalla componente privata. Ora che la crisi sta minacciando pesantemente la sopravvivenza di questo patrimonio, è bene che la proprietà prenda atto della questione e dia delle indicazioni per correre ai ripari. Si potrebbe riprendere in mano l’ipotesi di uno spostamento in aree più favorevoli, oppure incrementare alcuni servizi che ora sono marginali oppure riorganizzare completamente la struttura. In questo senso, gli amministratori pubblici possono fare molto, iniziando anzitutto loro stessi a dare il buon esempio e incentivando la cittadinanza a ricorre a questa risorsa. Non dobbiamo mai dimenticare, infatti, che servirsi della Farmacia Comunale significa dare una mano a tutti cittadini: vorrei che fossero gli amministratori della città i primi a rendersene conto.

Cosa riserva il futuro, a questo punto, per la Farmacia Comunale?

In questo momento sono molto preoccupato. La mia speranza è che si voglia dare un concreto impulso alle attività della Farmacia, già a partire dalle prossime settimane, in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica e mettere un argine ad una discesa che, penso, rischia di farsi sempre più ripida.

Ringraziamo Gabriele Savona per l’intervista. Vedremo se la situazione della Farmacia Comunale, i cui conti dunque sarebbero a rischio, solleverà qualche reazione da chi ne governa le sorti per il bene di tutti.