CRONACA

FROSINONE – GLI STUDENTI CONTRO LA VIOLENZA

Anche gli studenti e le studentesse dell’I.S.S. ‘Luigi Angeloni’ di Frosinone, in modo particolare i ragazzi dell’indirizzo Servizi sociali,  hanno voluto prendere parte a varie iniziative organizzate dentro e fuori la scuola, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

Due, in particolare, sono state le iniziative esterne alle quali gli studenti dell’Istituto di Viale Roma hanno partecipato attivamente: la prima, quella organizzata dalla Questura di Frosinone ‘Questo non è amore’, quale prosecuzione della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere promossa a livello nazionale già da diversi anni.

Un’occasione, con la quale gli studenti e le studentesse delle classi V G e V E, accompagnati dalle docenti Monica Mandatori e Tiziana Lunghi hanno potuto, il 22 novembre scorso nell’Auditorium ‘D. Paris’ del Conservatorio della città, ascoltare la testimonianza di tre vittime di violenza e condividere con loro dolore, paura e disagio, nonché fare tesoro degli approfondimenti di carattere psicologico e giuridico sul tema, offerti dalla Psicologa Cristina Pagliarosi e dal Sost. Com. Giuseppe Joubert della Squadra Mobile della Questura di Frosinone.

La seconda iniziativa della quale gli studenti e le studentesse dell’Istituto delle classi  VF, VG e IV E si sono resi partecipi, accompagnati dalle prof.sse Patrizia Campagna, Marianna Greco e Tiziana Lunghi, è stata la manifestazione ‘La violenza contro le donne è un problema di tutti’ che il Laboratorio anti discriminazione del Dipartimento di Scienze umane, sociali e della Salute e dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale ha organizzato il 30 novembre scorso, presso l’Aula Magna dell’Ateneo di Cassino.

Il titolo suggestivo dell’evento ha spinto gli studenti e le studentesse della classe IV E a rendersi protagonisti della manifestazione con la presentazione di una ricerca condotta grazie al suggerimento offerto sia dalla Dirigente scolastica, la prof.ssa Teresa Orlando che dalla prof.ssa Antonella Sorge, di indagare su un avvenimento accaduto 75 anni fa, proprio nell’antenata dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Luigi Angeloni’ di Frosinone: la REGIA SCUOLA TECNICA DI FROSINONE, il cui documento più antico rinvenuto negli Archivi risalgono al 1871, ossia quasi 150 anni fa.

La ricerca condotta negli archivi della Scuola ha fatto luce sul complesso e difficile cammino intrapreso fatto dalle donne, per affermarsi nel mondo del lavoro, la cui discriminazione è stata, ed è tutt’oggi, una realtà incomprensibile e purtroppo viva in ogni angolo della Terra.

Due i documenti di riferimento, presentati dalle studentesse Gaia Campagna ed Elisa Santoro nel corso della manifestazione alla Folcara, sui quali si è focalizzata maggiormente l’attenzione. Un’attenzione rivolta sostanzialmente sulle date degli avvenimenti: siamo in periodo bellico (1943-1945); sui luoghi: prima Frosinone e poi Roma, a causa del bombardamento anche della sede scolastica; sui ruoli degli scriventi: il Commissario governativo, il Direttore della Scuola ed il Segretario-economo.

“Le dimissioni del segretario-economo incaricato, per arruolamento nella R. Guardia di Finanza“, come si legge nell’oggetto della Deliberazione del Commissario governativo n. 22 del 25.3.1943, sono il fulcro dell’evento, ma la curiosità è sopraggiunta nel leggere che il Commissario, comm. avv. Pietro Gizzi,  deliberava  “di demandare al direttore della Scuola l’incarico di provvedere, con altra persona idonea, anche se di sesso femminile,  alla nomina e conseguente assunzione del segretario-economo supplente con una retribuzione mensile pari a quella sinora percepita dal dimissionario”.

La ricerca del significato di quelle paroleanche se di sesso femminile”, ma soprattutto di quella congiunzione con valoro ipotetico ‘se’, stesse lì come anticipazione di una futura emancipazione femminile non ancora normata, o un retaggio culturale di piena discriminazione.

Per gli alunni e le alunne è stato naturale cercare una soluzione alle loro perplessità: avanguardia o discriminazione? Lungimiranza o pregiudizio culturale? Opportunismo dettato dal momento o avvedutezza?

L’enigma si è sciolto analizzando il quadro normativo di riferimento di quegli anni. Gli studenti e le studentesse si sono accorti – stimolati dalla loro insegnante di Diritto, la prof.ssa Patrizia Campagna  – che è stato necessario aspettare ancora due anni, con l’approvazione della nostra Carta costituzionale, in vigore dal 1° gennaio del 1948, per leggere che “tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge”, ma ben 20 anni per vedere anche le donne partecipare ai concorsi pubblici grazie alla Legge n. 66 del 9 febbraio 1963, che si intitola proprio ‘Ammissione della donna ai pubblici uffici ed alle professioni’.