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GIANLUCA PAESANO, PSI: “TERSIGNI IMPEGNATO A RISOLVERE LA CRISI AL COMUNE, MENTRE LA PERIFERIA RESTA ABBANDONATA A SE STESSA”.

Da Gianluca Paesano, segretario cittadino del Psi – sezione Antonio Lucarelli – riceviamo e pubblichiamo:

Ci scusiamo per il disagio, ma stiamo lavorando per salvare le nostre poltrone. La citta' puo' aspettare.

Questa frase, parafrasando in modo ironico quella che spesso appare sui cartelli luminosi delle autostrade italiane, potrebbe essere affissa sul portone del Comune.

Infatti, la recente crisi esplosa all'interno della maggioranza guidata da Tersigni sta frenando la sua gia' lenta ed impalpabile azione amministrativa, fatta eccezione per i soliti casi familiari dove la speditezza e' rimasta la regola.

Da giorni oramai gli interessi dei singoli sono stati anteposti a quelli dell'intera collettività.

Tutti gli uomini di Tersigni sono concentrati esclusivamente in incontri frenetici, ufficiali e non, per cercare di salvare la poltrona.

E così i problemi, la cui risoluzione si diceva improcastinabile, ora sono passati in secondo piano. In questa situazione la periferia è quella che più ne paga le conseguenze. La zona San Domenico ne è un esempio eclatante.

Marciapiedi sconnessi ed insidiosi, segnaletica orizzontale e verticale carente, guard rail ricoperti da una rigogliosa vegetazione, punti luce previsti da tempo ma ancora non installati.

In più aggiungiamo che sono trascorsi quasi tre mesi dal crollo del ponte in legno lamellare del Parco San Domenico e, fatta eccezione del suo sequestro penale e dell'area circostante, nulla è stato fatto.

Eppure le piogge abbondanti dei giorni scorsi e le tragedie che hanno colpito altre zone del Paese dovrebbero consigliare una rapida rimozione del ponte dall' alveo del fiume, anche perché temiamo che un minimo aumento della portata potrebbe causare non solo dei problemi alla popolazione residente ma anche cancellare le prove di una eventuale scarsa qualità del legno usato nella costruzione del ponte.

Ad ogni buon conto come cittadini, attraverso un nostro legale, segnalereno il problema all'Ardis e all'Ufficio Tecnico comunale con apposita lettera corredata da una raccolta firme.