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GIANLUCA QUADRINI: “ACEA, GLI STARO’ COL FIATO SUL COLLO”.

Dal consigliere provinciale Gianluca Quadrini – delegato alle risorse idriche – riceviamo e pubblichiamo:

Da giorni, ormai, leggo articoli di stampa nei quali si invita il partito di Forza Italia, nel quale io milito fin dall’inizio e con il quale sono stato rieletto in Provincia, a prendere le distanze in Provincia, dal Presidente Pompeo. Ribadisco che nell’ottobre 2014 in un regolare Coordinamento Provinciale con una votazione democratica, all’unanimità, fu scelto di appoggiare in Provincia la candidatura del Sindaco Pompeo alla Presidenza dello stesso Ente, poi, però, alcuni all’interno della lista, preferirono invece prendere altre strade in tutta libertà, e votarono e fecero votare per l’altro candidato.

Il mandato dei 3 Consiglieri eletti, grazie all’apporto di tutti i candidati che ancora ringrazio, è stato coerente con il risultato e con le premesse di questo ed insieme al neo eletto Pompeo, abbiamo costituito un coordinamento di maggioranza di governo con deleghe importanti a noi assegnate.

Continuamente, però, leggo di attacchi gratuiti al nostro partito che legittimamente amministra in provincia con l’NCD e la Lista dei democratici per Pompeo, seguendo, come già detto, alla lettera i dettami della Legge del Rio di riforma delle Provincie. Tra l’altro siamo l’unica provincia del Lazio dove Forza Italia ha vinto le elezioni Provinciali ed quindi ora mi sembra riduttivo ma soprattutto offensivo nei confronti di un partito che nel Coordinamento provinciale ha preso una linea di indirizzo vincente, continuare a invitarci a rompere gli accordi di governo, noi siamo uomini ed amministratori seri e rispettosi dei patti.

Questo porta poi al facile populismo ed alla demagogia politica spicciola quando si cavalca l’onda del dissenso nei confronti dell’Acea per la gestione della situazione idrica in Provincia di Frosinone senza però ricordare che questo è un problema che ci trasciniamo tutti, per volere altrui, dal 2009 e che sicuramente vede grosse e gravissime problematiche di gestione che però vanno affrontate con grande capacità gestionale e soprattutto con grande senso di responsabilità verso i cittadini e per non finire di aggravare i problemi che già ci sono, vedasi il buco di bilancio di oltre 70 milioni di euro della vecchia gestione pubblica dell’ex Consorzio degli Aurunci che ora, ob torto collo, si ripercuoterà sui comuni.

Come consigliere delegato alle risorse idriche, mi preme intervenire proprio su questo tema molto scottante che sta a cuore prima a noi amministratori così come sta a cuore ai cittadini della Ciociaria e fin dal giorno della mia delega mi sto attivando per mettere in atto tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi comuni della gente chiedendo ad ACEA chiarezza e soprattutto correttezza.

Il piano di investimenti dell’ACEA che tutti dimentichiamo essere stato votato già l’estate scorsa, poiché lacunoso in molte parti ha necessitato di importanti aggiustamenti attraverso un emendamento che però, alla luce dell’esito dell’ultimo incontro dell’assemblea dei sindaci, va ancora sistemato e modificato perché carente e non soddisfacente ancora.

D’accordo con il Presidente Pompeo, quindi, e con i sindaci intervenuti, mi sono fatto promotore di nuovi incontri sia con la STO che con i comuni che vedono ancora criticità d’intervento nel piano, certo che con la sensibilità di tutti, si riuscirà finalmente ad obbligare il gestore ad investire sulle nostre reti idriche i famosi 62 milioni di euro oltre che a sistemare problematiche di carattere amministrativo che stanno mettendo in ginocchio i meno abbienti.

Non per ultimo, mi soffermo sul documento sottoscritto da 49 Sindaci “responsabili” bi-partisan, li chiamo io, che, tracciando brevemente la storia dei rapporti con il gestore, conclude con delle richieste precise e lucide per incidere sui problemi più gravi che si sono presentati negli ultimi tempi e che comportano i maggiori disagi per la cittadinanza utente.

Voglio segnalare, poi, relativamente a quest’ultima cosa, che per la prima volta, un nutrito gruppo di sindaci si sono espressi in maniera molto dura con il gestore, pronunciandosi anche in maniera netta per la rescissione contrattuale, ma questa cosa non è emersa affatto dalle varie considerazioni lette in giro, solo polemiche, polemiche sterili in quanto la legislazione prevede, prima della rescissione contrattuale, serie e precise contestazioni con addebito formali.

Tutti questi passaggi sono stati avviati in maniera decisa e risolutiva proprio con il documento nell’ultima assemblea che tra l’altro è stata condotta dal Presidente in maniera chiara e trasparente, anzi, quando lo stesso Pompeo ha visto che c’erano molte perplessità ed imprecisioni tecniche ancora sugli investimenti, ha ritirato coscientemente e convintamente il punto all’o.d.g. per i necessari approfondimenti, nonostante ci fossero ampiamente i numeri per l’approvazione definitiva del testo.

Forza Italia ed i suoi sindaci sono stati e continueranno ad essere alleati corretti e leali, in primis per gli interessi dei cittadini, tutelandoli e promuovendo interventi seri sulla rete idrica e risolutori per lo stesso approvvigionamento idrico.

In Provincia continueremo convinti ad onorare a viso aperto il mandato conferitoci dai nostri grandi elettori per amministrare l’Ente nel miglior modo possibile partecipando alle scelte di una maggioranza si, eterogenea, ma desiderosa di risolvere i problemi ai cittadini, non solo strillando, ma anche costruendo un percorso di rinnovamento democratico generale per il bene della nostra Ciociaria ridotta ormai al lumicino.

Sarò occhio vigile sulle modalità di intervento sia nei confronti della STO che nei confronti dell’ACEA con entrambi i quali a brevissimo ho fissato incontri per procedere con il piano di investimenti risolvendo le ultime criticità rilevate dalle municipalità e sarò con il fiato sul collo del gestore affinchè al documento proposto dai sindaci nell’interesse dei cittadini, sia dato corso in ogni sua parte, ricorrendo anche alla rescissione contrattuale proposta, ma dopo la giusta contestazione delle inadempienze con la necessaria maniera formale.