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GIANLUCA QUADRINI: “LA PAVENTATA CHIUSURA DI PEDIATRIA E ORTOPEDIA: IL FALLIMENTO DELLA SINISTRA ALLA REGIONE”

Da Gianluca Quadrini, consigliere comunale di Forza Italia ad Arpino, riceviamo e pubblichiamo:

 

“Eccoci giunti quasi all’epilogo insperato ma da tempo annunciato dalle criminali azioni messe in atto dalla politica sanitaria regionale di sinistra e da quella aziendale che ne ha condiviso l’indifferenza generale per quest’area e per le sue eccellenze, preoccupati, entrambi, di troppe cose da non potersi, ovviamente, preoccuparsi delle problematiche della media valle del liri, al chiusura dei reparti di Pediatria ed Ortopedia del nosocomio Sorano. Dopo le precedenti comparsate, in puro stile beffardo e teatralmente spregiudicato, del Presidente della Regione Zingaretti, responsabile in primis, e del Ministro della salute Lorenzin e di super manager della sanità regionale, i proclami, le rassicurazioni, gli imbonitori ammiccamenti (in cambio di qualche contributo, magari per defibrillatori e parchi giochi), gli impegni, i tagli dei nastri, le carnevalesche e patetiche “passerelle elettorali ultime di quasi 3 mesi fa”, le contrattualizzazioni ed il depotenziamento della struttura di medici, ecco giunta la decretata possibile e futuribile, dalle evidenze attuali, chiusura del reparto di pediatria ed ortopedia.

Gli stessi reparti si sono ridotti ad essere osservati speciali, per ora, della dirigenza ASL, baluardi sanitari dell’ultimo presidio in grado di garantire ad oltre 200.000 soggetti  residenti nell’area della media valle del Liri e della Valle di Comino (numero questo che necessariamente aumenta durante la stagione estiva) un primo intervento di emergenza medica, così come anche la stessa degenza.

Dopo la soppressione di molti reparti del nosocomio sorano, vitali per garantire l’accesso alle cure in condizioni di sicurezza e parità alla nostra gente, sicuramente anche questa fine annunciata ormai da tempo con depotenziamento sia di pediatria che di ortopedia, è avvenuto con cognizione di causa, senza nuove assunzioni in deroga che invece si sono fatte presso altri nosocomi della provincia e non, invece, dove veramente servivano e questo ci sta preoccupando non poco, come se erogare servizi per la tutela della salute fosse una questione solo e solamente di bilanci e non di equità e qualità prestazionale di cure. Nulla di più assurdo e criminale.

Eppure, son passati poche decine di giorni, da quando il Ministro Lorenzin, venuta come il suo dominus presso l’Ospedale di Sora, durante la patetica e quanto mai falsa visita in occasione del tour di presentazione del nuovo partito NCD, sosteneva che si stavano percorrendo tutte le strade per mantenere alto il livello di prestazioni sanitarie del nosocomio sorano e si sarebbe fatto di più per potenziarlo ed ora ci ritroviamo con la paventata chiusura di alcuni reparti dello stesso nosocomio.

Hanno gettato fumo negli occhi affinchè la popolazione non vedesse o non prendesse coscienza dello scempio che stanno compiendo per un fine di pura utilità politica-personalistica di consensi immediati e sotto sotto riducevano le prestazioni ed il personale. Stanno dissimulando il dramma rappresentato dal nostro bisogno di salute con proclami di rilancio che mai si potranno realizzare.

Ci saremmo aspettati meno false ed ipocrite promesse di rilancio del nosocomio della media Valle del Liri, ma soprattutto che veramente e finalmente venisse cambiato quello che da anni non funziona e non depotenziato per poi essere completamente chiuso.

Questa non è amministrazione sanitaria o politica sanitaria regionale, è un impunito pressapochismo politico-clientelare, misto ad incompetenza ed incompatibilità funzionale che sta delineando, oltremodo, il modo di agire della sinistra italiana.

Ma mentre la politica regionale, con il supporto della direzione sanitaria aziendale, è troppo impegnata a fare proseliti sull’area romana, questa non si è accorta come grazie al servizio garantito h24 dai pochissimi medici ed operatori sanitari rimasti in corsia vengono ancora garantiti i servizi minimi di sopravvivenza.

Queste menti, che evidentemente – ma non ce ne siamo finora accorti – credono di fare la cosa giusta, organizzando così l’offerta sanitaria locale riducendo le prestazioni stesse, pensano di gestire le emergenze sanitarie ed anche le degenze, riducendo prima i posti letto e gli operatori sanitari stessi, sui quali, magari, scaricare le eventuali responsabilità per non aver saputo gestire e/o trattare sia le emergenze e la normale degenza fino poi a chiudere gli stessi reparti.

Purtroppo, stoltamente, la cieca politica comunista salva se stessa e non la vita dei pazienti/degenti e si disinteressano  del fatto che si riducono le prestazioni generali, tanto a noi non succederà mai niente … poco male se capiterà, invece, al nostro vicino!!

Non posso, quindi, non manifestare il personale disappunto per questa grave problematica sopraggiunta nel nosocomio sorano, che comunque assicurava, anche nella pochezza delle risorse e grazie ad un gruppo di validi e generosi professionisti medici ed infermieri e sanitari che vivono quotidianamente le difficoltà di una sanità  poco articolata e distribuita sul territorio, un punto di riferimento vitale ed insostituibile per l’intera area della Media Valle del Liri e della Valle di Comino, chiedendo che vengano salvaguardate sia le strutture dell’emergenza che quelle della degenza, reputando insufficiente e gravemente lesivo per il diritto alla salute delle nostre popolazioni le decisioni aziendali che porteranno, a breve, alla riduzione/chiusura di tutti i servizi essenziali di assistenza ospedaliera e territoriale.

Per questo, contrari ad ogni logica di aziendalizzazione della sanità perché al di là di ogni bilancio vi è il malato, il sistema sanitario deve produrre salute per le parti più deboli della società ma la direzione aziendale ed una politica regionale di sinistra romano-centrica tanto si sta prodigando per distruggere e depauperare la provincia di Frosinone ed il suoi ospedali a vantaggio delle strutture della capitale.

Noi uomini di destra di Forza Italia siamo, siamo stati e saremo sempre al fianco delle fasce più deboli e ci stiamo battendo da anni per la salvaguardia dei diritti del malato per tutti i nosocomi della Provincia di Frosinone.

Faccio, infine, un accorato appello alla Direttrice Generale Prof.ssa Mastrobuono, al Direttore Sanitario dott. Testa ed al Direttore Amministrativo Dott. Di Maio che già tanto ha fatto per il nostro territorio ciociaro e la salvaguardia delle sue eccellenze sanitarie affinchè le mie e le altre parole di chi tiene alla salute dei cittadini non restino solo parole al vento”.