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“I FRATELLI TERSIGNI DIMENTICANO E ABBANDONANO LE PERIFERIE DI SORA”

Dai consiglieri comunali di Sora Lino Caschera e Antonio Farina riceviamo e pubblichiamo.

E’ passato ormai quasi un anno da quando, personalmente, ci siamo recati più volte presso l’ufficio competente del Comune a sollecitare interventi di manutenzione ordinaria su importanti strade cittadine periferiche (quali, solo a titolo esemplificativo, Vallanito, Incoronata, Schito, ect) ridotte a percorsi colabrodo, pericolosissimi per automobilisti e pedoni. E i danni derivanti sono di gran lunga superiori ai costi da sostenere per il rifacimento del manto stradale.

A luglio scorso ci era stato detto che non si poteva acquistare l’asfalto. E, nonostante le ripetute rassicurazioni da parte di responsabili amministrativi e tecnici, non rileviamo alcuna iniziativa degli uffici medesimi preposti, per cui la situazione delle strade in questione ha subito, se mai fosse possibile, un ulteriore e non più sopportabile peggioramento.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea; da luglio ad ora quanto asfalto è stato acquistato e dove è stato utilizzato? Esistono zone e quartieri delle nostra città che fanno parte, per così dire, di una fascia di serie A e altri di serie B?

Tutti i cittadini sorani, ahimè, hanno lo status di contribuenti;  tutti, in relazione alla loro capacità lavorativa ed economica, pagano le tasse al Comune di Sora (e che tasse!), eppure si ha la netta sensazione che alcuni di essi non siano nelle grazie del Sindaco, di qualche assessore e/o consigliere di turno e dei relativi uffici amministrativi competenti, troppo distratti da progetti faraonici su fontane multicolor, da ponti lamellari o simili,  nonché da operazioni di maquillage di rotatorie ed incroci cittadini che stanno oramai diventando cloache inutili di sperpero di soldi pubblici.

Le periferie della nostra città, tutte le periferie, meritano un’attenzione maggiore da parte dell’Amministrazione, a prescindere dall’essere rappresentate o meno politicamente ed elettoralmente in consiglio comunale o in giunta.

Per questo chiediamo una svolta decisa nelle scelte di interventi manutentivi ordinari e straordinari; possibilmente ora e non a ridosso delle prossime elezioni amministrative.