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IL GRUPPO CONSILIARE ‘PRIMAVERA POSTESE’: “QUANDO L’ARROGANZA NASCONDE L’IGNORANZA”.

 A firma di Vincenzo Lecce, Lucio Ferri e Giustina De Benedictis  – del gruppo consiliare 'Primavera Postese', riceviamo e pubblichiamo:    

La minoranza propone lo slittamento della seduta Consiliare di 24 ore per studiare gli atti, la maggioranza boccia la mozione su indicazione del Capogruppo Sante Mele, (che dimostra di non conoscere il Regolamento comunale), ed i Consiglieri del Gruppo “Primavera Postese” abbandonano l’aula per protesta.

Tutto ha inizio con l’accesso agli atti fatto da due Consiglieri di minoranza che, recatisi in Comune il giorno prima della seduta Consiliare per prendere visione degli atti in deposito constatano che alcuni atti risultano essere copiosi e molto articolati. Da lì la richiesta di ottenere copia via mail di alcuni specifici atti per avere tutto il tempo di studiarli con calma e tranquillità a casa (come da Regolamento comunale). I due Consiglieri, dopo aver informalmente comunicato al Sindaco la richiesta, trovavano la piena disponibilità dei competenti uffici circa l’imminente invio via mail di quanto richiesto. Peccato solo che quella mail, per un mero errore di invio, non sia mai arrivava ai destinatari. Da lì, il giorno seguente, in apertura di seduta di Consiglio, l’inevitabile mozione della minoranza tesa a rinviare la seduta alla seconda convocazione, (con decurtazione del gettone di presenza a tutti i Consiglieri), proprio per avere il tempo di studiare al meglio gli atti richiesti.

Ora, preso atto della perfetta buona fede del Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale, (che hanno correttamente, regolarmente e puntualmente svolto i loro compiti), che lo stesso Sindaco è parso molto disponibile a prendere atto del “disguido”, e che lo stesso dipendente incaricato dell’invio ha provveduto a presentare le proprie scuse al gruppo per l’inconveniente, con un po’ di buon senso si sarebbe tranquillamente potuto arrivare ad un gesto “distensivo” da parte della maggioranza che, invece, ha preferito arroccarsi con prepotenza sulla posizione del Copogruppo Sante Mele che ha preteso, con arroganza, l’immediata discussione e votazione dei punti all’ordine del giorno.

Unica, isolata e timida proposta è stata quella di un Consigliere di maggioranza finalizzata a concedere 60 minuti per studiare, in quella sede, tutti i copiosi documenti richiesti. Proposta, certamente insufficiente, ma comunque anche immediatamente ritirata dopo la bocciatura della mozione della minoranza, e quindi nemmeno votata.

Particolarmente grave e inaccettabile quanto affermato da Sante Mele che, testualmente, ha riferito al Consiglio quanto segue: “le copie degli atti ai consiglieri? Io lo dico pubblicamente, non mi vergogno, SONO CONTRARIO! Da nessuna parte c’è scritto che i Consiglieri di minoranza hanno diritto alle copie degli atti del Consiglio prima delle sedute”. E poi, nonostante qualcuno dalla minoranza gli sottolineasse la presenza della norma anche nel Regolamento comunale, (evidentemente non contento della figuraccia rimediata), continua spavaldo: “non esiste nessuna norma giuridica che prevede una cosa simile!”.

Di fronte a tanta ignoranza, farcita da arroganza e prepotenza non arginata da nessuno della maggioranza, è scaturita la decisione dei Consiglieri Vincenzo Lecce, Lucio Ferri e Giustina De Benedictis di abbandonare l’aula per protesta.

Comunque, come da testuale richiesta formulata in sede di Consiglio dal Capogruppo Sante Mele alla minoranza: “portatemi la norma che dice che avete diritto alla copia degli atti prima del Consiglio!”, segnaliamo che l’art 3, secondo comma, primo capoverso del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio comunale, (in vigore dal 2004), recita: “Il Consigliere comunale che si reca nelle ore di ufficio per la consultazione ha diritto di estrarre copia dei documenti che ritiene rilevanti per la discussione, senza alcun onere o costo”.

Ora, certamente grave, ma più comprensibile sarebbe stata l’ignoranza del Regolamento magari da parte di un nuovo Consigliere, ma certamente è sbalorditivo che, ad ignorare i Regolamenti del nostro Comune sia chi, negli ultimi 10 anni, ha ricoperto la carica di Sindaco!

Comunque, come da sua richiesta consegneremo al Capogruppo Sante Mele una copia del Regolamento affinchè la prossima volta se lo studi meglio, evitando per lui ulteriori brutte figure, e di farle fare anche a tutto il suo Gruppo consiliare.

Al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale ed ai giovani amministratori suggeriamo invece di prendere in mano la situazione e di non continuare a farsi “dettare la linea” da chi non cerca un confronto democratico perché, e speriamo che la lezione sia servita a tutti, non necessariamente chi sbraita ostentando sicurezza alla fine ha ragione!!!