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“IL SORA CALCIO SPECCHIO DI UNA CITTA’ MORTA” – LO SFOGO DI UN TIFOSO ALLA VIGILIA DELL’INIZIO DEL CAMPIONATO DI SERIE D

Pubblichiamo le amare riflessioni di un tifoso del Sora Calcio. Le vicende del sodalizio bianconero sono note nella misura in cui non si e’ riusciti ad assicurare l’iscrizione al Campionato di serie D. Nulla però è dato sapere su tutto il resto, mentre aleggia l’ombra scura di una città in decadimento, in cui l’imprenditoria e la politica sembrano non riuscire a fare la differenza.

Domani inizia un nuovo campionato di serie D e qualcuno ha deciso che noi non possiamo farne parte. Per la prima volta in vita mia non mi recherò nel luogo a me più caro della città di Sora. Il luogo dove mio padre mi portò la prima volta oltre 40 anni fa trasmettendomi la sua passione.

Luogo peraltro inagibile dopo le torrenziali piogge di un paio di mesi fa. E meno male che ci avevano detto che quella zona non di sarebbe allagata più.

Ma non è questo il punto. Il punto è che anche la squadra di calcio riflette lo stato comatoso in cui versa la città di Sora. Questo fallimento è opera sì di chi ha gestito la società negli ultimi anni, abbandonandola senza mantenere gli impegni, ma anche della politica e dell’imprenditoria sorana, totalmente assente e sorda alle grida di aiuto che si sono elevate negli anni precedenti. Insomma, il Sora calcio è lo specchio di una città ormai morta per colpa dei suoi stessi rappresentanti.

Ad oggi, nessuno ha speso due parole per dire come e con chi eventualmente ripartiremo. Io sinceramente non vedo nelle attuali compagini esistenti le caratteristiche che possano farmi recedere dall’idea che nessuno abbia titolo per fregiarsi del nome SORA CALCIO.

Il SORA CALCIO è tutta altra cosa per me.

Faccio i migliori in bocca al lupo a tutte le compagini sportive della città. Da SORANO, spero che possano centrare gli obiettivi che si sono prefissi. Forse un giorno riusciranno a convincermi che una di loro possa prendere il posto del SORA CALCIO nel mio cuore. Ma oggi la vedo molto dura. Una cosa è certa: il tifoso, lo sportivo, l’ultras, il semplice simpatizzante, il cittadino di Sora, non meritava questa ennesima umiliazione. FORZA SORA. DAL 1907 SEMPRE E COMUNQUE.