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INIZIA IL TRASLOCO DEL TRIBUNALE, L’OPPOSIZIONE INSORGE

Sora frazione di Cassino? Ormai è realtà. Questo l’incipit di un duro comunicato a firma di Massimo Ascione, Fausto Baratta, Roberto De Donatis ed Enzo Petricca, consiglieri di minoranza del Comune di Sora, che riprende uno degli slogan utilizzati nel corso della campagna elettorale per le ultime comunali. Il motivo scatenante dell’attacco nasce proprio in queste frenetiche ore: da quando, cioè, sono iniziate le procedure di trasloco delle carte e dei faldoni dagli uffici del Tribunale di Sora a quelli del Tribunale di Cassino, per effetto del riordino della geografia giudiziaria. Come i lettori ricorderanno, lo scorso 3 ottobre il Tar aveva dato il via libera all’accorpamento, ma subito dopo era stato inoltrato un ulteriore ricorso, per il quale è atteso a breve un responso. In virtù di ciò, appare quantomeno affrettato che da Cassino ci si sia già mossi per rendere effettivo il trasferimento. Un passaggio, va evidenziato, che attualmente non può porre le proprie basi su alcuna notifica di esecuzione del provvedimento del Tar. Gli esponenti della minoranza consiliare, dunque, si chiedono: “Dov’è il sindaco di Sora mentre sta accadendo tutto ciò?”. Dai consiglieri, inoltre, arriva un duro attacco all’ ‘establishment’ territoriale del Pdl, reo, a loro dire, di non aver fatto nulla per supportare la causa sorana. Qui di seguito, riportiamo il comunicato così come inviato ai mezzi di informazione.

“Nostro malgrado, siamo stati buoni profeti. Quando, nel 2011, ipotizzavamo per Sora un futuro in veste di ‘frazione di Cassino’, non ci sbagliavamo. La dimostrazione la stiamo avendo proprio in queste ore. Mentre scriviamo, infatti, è in corso il trasferimento materiale dei numerosissimi fascicoli del Tribunale di Sora verso quello di Cassino. Un’operazione che ha dell’incredibile per un motivo essenziale: la pendenza di un ulteriore ricorso, avanzato in seguito all’ordinanza del Tar dello scorso 3 ottobre, che rigettava le tesi addotte in favore degli uffici giudiziari sorani per aspetti formali e sostanziali suscettibili di rivalutazione. Nel nuovo ricorso, per il quale si attende a breve una risposta, questi aspetti vengono spiegati al meglio. E’ dunque di fondamentale importanza, prima di procedere al trasferimento, aspettare la nuova decisione, che stavolta potrebbe avere risvolti positivi.

Ma c’è un altro aspetto che ci lascia increduli: l’immobilismo di chi aveva promesso di impegnarsi. Il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, assiste inerte a questo spettacolo senza fare la minima mossa. Eppure, di cose da fare ce ne sarebbero! Ad esempio, potrebbe chiudere i locali del Tribunale di Sora, rendendo di fatto impossibile il trasloco delle pratiche, dichiarando di voler aspettare il nuovo pronunciamento del Tar e, così, guadagnare tempo prezioso. E invece niente. Dov’è il sindaco? Dove sono i risultati del suo impegno in quest’ambito? Sora sta perdendo, nel silenzio di chi di dovere, un altro pezzo della sua dignità. Stiamo diventando una frazione di Cassino nel disinteresse generale di chi viene dalle nostre parti solo per raccogliere consensi in tempo elettorale! In altre parti d’Italia si è fatto ricorso a proteste eclatanti o a importanti manifestazioni di dissenso: e da noi?

Dov’è, dunque, l’impegno concreto dei nostri politici provinciali? Stupisce il silenzio assordante di Mario Abbruzzese, in altre occasioni (come quella del salvataggio del Foro cassinate) molto più loquace, stupiscono le inutili prese di posizione ‘a posteriori’ di Giacomo Iula, stupisce il comportamento di un partito come il Pdl (di cui il sindaco Tersigni è esponente) le cui dichiarazioni ufficiali in merito al tribunale sono state lasciate alla sola Annalisa D’Aguanno. Quest’ultima, tanto per precisare, ha semplicemente ‘bacchettato’ il sindaco di Cassino per non aver approntato entro i termini previsti i locali indicati per ospitare gli uffici di Sora. Questo, va detto a chiare lettere, è inaccettabile e vergognoso.

Sora è abbandonata da tutti al suo destino. Siamo isolati ad ogni livello e, oggi, ne subiamo le conseguenze. La verità, più triste che mai, è che le liti e le contrapposizioni interne che sono state evidenziate nel Pdl, alla prova dei fatti, vengono sopite da interessi maggiori: quando si tratta di favorire Cassino e saccheggiare Sora, tutti d’accordo!
Oggi è stata scritta una pagina molto triste nella storia di questa Città: la nostra trasformazione in una frazione si arricchisce di un nuovo capitolo e, certamente, proseguirà anche in futuro”.

I consiglieri comunali di Sora Massimo Ascione, Fausto Baratta, Roberto De Donatis, Enzo Petricca.